Napoli, proibito essere neoborbonici: sequestrate bandiere allo stadio
Alla faccia della libertà di pensiero: mentre i centri sociali si preparano a Bologna a scatenare la guerriglia iurbana per impedire un legittimo incontro politico, a Napoli le forze dell’ordine se la prendono invece con i neoborbonici. Alcune decine di bandiere con lo stemma del Regno delle Due Sicilie sono state infatti sequestrate giovedì sera dalla Polizia allo stadio San Paolo prima della partita di Europa League Napoli-Midtjylland. L’iniziativa di recarsi allo stadio con la bandiere storiche era stata organizzata da diversi gruppi meridionalisti. Il Movimento Neoborbonico ha annunciato la presentazione di un esposto alla magistratura e ha chiesto un incontro al questore di Napoli Guido Marino sull’accaduto. Sollecitata anche – informa un comunicato dei Neoborbonici – ai parlamentati napoletani la presentazione di interrogazioni parlamentari sull’ accaduto. «Sono state sequestrate anche sciarpe indossate da bambini e sono stati minacciati – da steward e poliziotti presenti – di Daspo e di arresto coloro che non volevano consegnare il “corpo del reato”», affermano. «Negli stadi di tutta l’Italia entrano simboli di ogni natura e sono frequenti e ormai impuniti cori e striscioni con contenuti carichi discriminazione antinapoletana. A Napoli da molti anni, ormai, quella bandiera è entrata a far parte delle simbologie associate al Napoli e al Sud. Si tratta di simboli storici, culturali e non politici». Infine, i Neoborbonici segnalano che lo sponsor tecnico del Calcio Napoli ha realizzato t-shirts ed altri capi di abbigliamento con lo stemma dei Borbone-Due Sicilie e chiede polemicamente se anche quelle, per la Questura di Napoli siano da considerarsi fuorilegge.