Italia “vecchia” e senza figli. Sempre più bambini cinesi con i nomi italiani
Un’Italia “invecchiata” che fa sempre meno bambini. È l’immagine del Belpaese che emerge dalle statistiche, europee e italiane. Eurostat ha constatato che all’interno dell’Unione europea, la popolazione italiana è quella più “anziana”, secondi solo ai tedeschi, e l’Istat, in un coerente “pendant”, ha censito un trend in atto da alcuni anni: -74 mila nascite dal 2008 e nel 2014, per la prima volta, i nati da coppie italiane scesi sotto quota 400mila.
Italiani più vecchi d’Europa
Con un’età media di 44,7 anni gli italiani conquistano il quasi primato della “vecchiaia”, siamo secondi solo ai tedeschi (45,6), a fronte di un’età media della popolazione europea di 42,2 anni. Tra i Paesi Ue più “giovani”, l’Irlanda (36 anni). Negli ultimi 20 anni, il nostro Paese è “invecchiato” di 6,5 anni: nel 1994 l’età media degli italiani era di 38,2 anni. Anziani e spesso soli. Oltre il 40% di chi vive solo in Europa ha almeno 65 anni, in Italia questa percentuale è pari al 48%.
Pochi bebè per coppie italiane
Nel 2014 i nati da coppie italiane scendono per la prima volta sotto quota 400mila: sono 398.540, quasi 82 mila in meno negli ultimi sei anni. Questo perché le donne italiane in età riproduttiva sono sempre di meno e hanno una propensione ad avere figli sempre più bassa. Ma in lieve calo sono anche i bimbi nati da genitori stranieri: scendono a 75.067 unità, quasi 5mila in meno in due anni. Il perché i ricercatori lo individuano nel fatto che pure le straniere residenti, che finora hanno parzialmente riempito i “vuoti”, stanno a loro volta “invecchiando”: la quota di straniere 35-49enni sul totale delle cittadine straniere in età feconda è aumentata di 9 punti percentuali dal 2005 al 2013, passando dal 41% al 49,6%.
I genitori non sposati
Sono 138.680 i bimbi nati da genitori non sposati nel 2014, oltre 5mila in più rispetto al 2013. Negli ultimi cinque anni il loro peso relativo è aumentato di molto, dal 23,6% del 2010 al 27,6% del 2014 (-57 mila nozze tra 2008 e 2014). Uno su tre di questi neonati ha visto la luce al Centro-Nord. Il fenomeno si è diffuso rapidamente anche in aree caratterizzate storicamente da comportamenti familiari più tradizionali, come il Veneto, dove l’incidenza dei nati fuori dal vincolo matrimoniale è più che quadruplicata (da 6,8% del 1995 a 28,3% del 2014).
Mamme over 40
Quasi l’8% dei nati nel 2014 ha una madre di almeno 40 anni mentre in un caso su dieci (10,7%) la mamma è sotto i 25 anni. La posticipazione della maternità è particolarmente accentuata per le italiane: l’8,9% ha più di 40 anni, quota che supera quella delle madri under 25 (8,5%). il calendario delle nascite è tradizionalmente anticipato nelle regioni del Mezzogiorno, dove le madri italiane al di sotto dei 25 anni sono in media il 12,5% (15,5% in Sicilia, 13,3% in Campania) mentre i casi di particolare “invecchiamento” si registrano in Liguria, in Toscana, nel Lazio e in Sardegna regioni in cui la percentuale dei nati da ultraquarantenni supera l’11%.
Bimbi cinesi con nomi italiani
La tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel paese ospitante piuttosto che uno tradizionale è spiccata per la comunità cinese: i piccoli cinesi iscritti in anagrafe si chiamano Matteo, Andrea, Kevin e Kimi, ma anche Alessio, Marco e Leo. A guardare la distribuzione dei nomi maschili e femminili più frequenti nel 2014 si scopre che a livello nazionale resta, frutto dell’effetto Bergoglio, il primato del nome Francesco.