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Blitz francese a Saint-Denis: due morti e una donna kamikaze in pieno centro

Blitz francese a Saint-Denis: due morti e una donna kamikaze in pieno centro

Home livello 3 - di Redazione - 18 Novembre 2015 - AGGIORNATO 18 Novembre 2015 alle 13:51

Ci sarebbero almeno tre morti nell’operazione della polizia francese scattata questa mattina intorno alle 4.30 nel sobborgo di Saint-Denis, a nordest di Parigi a Saint-Denis, a 800 metri dallo Stade de France. Si tratterebbe di una donna kamikaze, che si sarebbe fatta esplodere, di uno dei terroristi chiusi nell’appartamento e di un passante. Testimoni parlano di circa 15 minuti di spari, ripresi mezz’ora dopo, e di forti esplosioni. La polizia avrebbe individuato un covo di terroristi, dove sarebbe al momento barricata ancora una persona. L’obiettivo del raid è la mente degli attentati il belga di origine marocchine Abdelhamid Abbaoud, di cui da anni si erano perse le tracce. Non è chiaro però se il 28enne membro dell’Isis sia una delle persone all’interno dell’appartamento. Al momento ci sono tre fermi e diversi feriti tra i poliziotti. «L’operazione si sta per concludere», ha annunciato ai microfoni della radio Europe 1 il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, rispondendo a una domanda sul blitz delle forze speciali a Saint-Denis.

Scene di guerra in pieno centro urbano: accade a Saint-Denis

A Saint-Denis – riporta “Il Corriere della Sera” – sono stati fermati i trasporti pubblici. Le scuole restano aperte tranne che nel centro della cittadina, ormai sprangato dalle forze dell’ordine. Un elicottero sorvola la zona. Testimoni sul posto parlano di «esplosioni» e «spari a raffica». La polizia ha invitato tutta la popolazione a rimanere «in casa» durante tutto lo svolgimento dell’azione, a poche centinaia di metri dalla basilica di Saint-Denis e lo Stade de France.

Dirottato un aereo, a causa di minacce anonime dopo il decollo

Tensione anche nei cieli: Air France conferma che due suoi voli partiti dagli Stati Uniti sono stati deviati. I due voli hanno ricevuto «minacce anonime poco dopo il decollo. Come misura preventiva e per rendere possibili tutti i necessari controlli di sicurezza, Air France ha deciso di richiedere che gli aerei fossero fatti atterrare». «Le autorità stanno ispezionando gli aerei, i passeggeri e i loro bagagli. Le indagini puntano ad accertare la fonte delle telefonate», aggiunge la compagnia. Il primo volo, AF55, decollato da Washington e diretto a Parigi è stato dirottato e fatto atterrare all’aeroporto di Halifax nella Nuova Scozia canadese. Un secondo, l’AF65, partito da Los Angeles sempre alla volta della capitale francese è stato fatto atterrare a Salt Lake City nello Utah. L’Fbi però non avrebbe trovato elementi «che potrebbero rendere credibili» le minacce.

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18 Novembre 2015 - AGGIORNATO 18 Novembre 2015 alle 13:51