Berlusconi: «Non sarò più io il candidato premier». E pensa all’astronauta…

2 Nov 2015 9:32 - di Redazione

Per anni Silvio Berlusconi ha sempre rivendicato di essere un outsider della politica facendo di questa sua estraneità al Palazzo una potente arma di battaglia. Ora però con Forza Italia in stallo nei sondaggi a scapito di partiti che hanno fatto dell’antipolitica la loro ricetta vincente, l’ex premier prova a correggere la rotta e approfitta del nuovo libro di Bruno Vespa per aprire la strada ad un possibile nuovo candidato alla premiership in grado di riportare il centrodestra alla vittoria. «Io sono percepito come un politico professionista», spiega Berlusconi a Vespa. Serve dunque un nuovo candidato che dovrà essere una personalità esterna alla politica, in modo di riportare alle urne “quei 24-26 milioni di persone che non vanno più a votare”. L’identikit che traccia il leader azzurro è chiara: deve essere “una persona che ha dimostrato nella vita di saper fare molto bene e ha saputo conquistarsi la fiducia di un pubblico vasto con la sua attività fuori della politica”.

Berlusconi e il progetto politico dell’Altra Italia

Certo, non è la prima volta che l’ex capo del governo annuncia di voler fare un passo “di lato” rispetto alla prima linea. E’ormai diverso tempo che il Cavaliere parla del suo ruolo come quello di “un allenatore” del centrodestra. Una strategia che ben si sposa con il nuovo progetto a cui l’ex premier ormai lavora da diverso tempo: la creazione di un nuovo movimento, l’Altra Italia, che ha la sua base di partenza nella fondazione Einaudi. L’obiettivo è quello di coinvolgere “imprenditori e personalità” della società civile a cui affidare anche un ruolo di governo, come ad esempio l’astronauta Samantha Cristoforetti che Berlusconi immagina al ministero della Ricerca. Nella Fondazione Einaudi il Cavaliere vorrebbe coinvolgere big del calibro di Mario Draghi e Sergio Marchionne. Sempre nell’ultimo libro del conduttore di Porta a Porta, il Cavaliere annuncia di aver già pronto un programma di governo “in sei capitoli” redatto insieme a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. In realtà, con i due possibili alleati, è ancora prematuro parlare di accordi. A pesare infatti saranno le scelte della candidature alle prossime amministrative, due in particolare, quelle di Roma e Milano, su cui l’ex premier ha visioni diverse rispetto agli alleati. Se Salvini preferisce ancora non pronunciarsi (con l’ex premier non è escluso un nuovo faccia a faccia già in settimana), Giorgia Meloni ha già rispedito al mittente l’idea che Fratelli d’Italia possa appoggiare Alfio Marchini, per il momento unico candidato ufficiale alla corsa per il Campidoglio. Un primo chiarimento a tre ci sarà già domenica prossima quando sia Berlusconi che la Meloni saranno a Bologna per prendere parte alla manifestazione indetta da Salvini che, se confermato il parterre, si trasformerà nel primo appuntamento di centrodestra.

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