Pregiudicato ucciso con colpo in testa nel napoletano, l’omertà della famiglia

17 Ott 2015 15:00 - di Paolo Lami

Ha scoperto che il fratello era stato ucciso solo quando è tornato sul luogo dell’agguato con la polizia. É stato allora che Mariano Aporta si è reso conto che l’agguato per il fratello Domenico Aporta, ritenuto vicino al clan Vinella Grassi, era stato mortale. Nonostante questo non c’è stata alcuna collaborazione da parte dell’uomo rimasto ferito né alcuna collaborazione dalle persone che vivono in via Monte Faito, a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli: anche se il cadavere è rimasto a terra qualche ora e anche se qualche proiettile ha colpito una persiana.
E’ l’ultima, incredibile, dimostrazione della pesante, vergognosa, omertà che vige a Napoli dove dopo l’ultimo agguato della camorra, gli investigatori faticano a fare luce sulla vicenda perché nessuno vuole fornire informazioni e testimonianze.
Secondo quanto al momento ricostruito dalla Squadra mobile della Questura di Napoli, Mariano Aporta si è recato in ospedale, da solo, circa un’ora dopo l’agguato che probabilmente si è verificato intorno all’una di notte. Allertata la polizia per la ferita d’arma da fuoco, ha indicato agli agenti il posto dell’agguato. Condotto dalla Squadra mobile a San Pietro a Patierno ha scoperto che il fratello, che ha precedenti per rapina e stupefacenti e che abitava in via Cupa Santa Cesarea, era rimasto ucciso. Al momento la vittima Domenico Aporta, anche in virtù dell’assenza di precedenti per associazione mafiosa, risulterebbe contiguo al clan Vinella Grassi e non un elemento di spicco.
L’agguato avvenuto in via Monte Faito, all’altezza del lotto 19 è il secondo omicidio compiuto in un mese nel quartiere di San Pietro a Patierno. Lo scorso 19 settembre, in un agguato, era stato ucciso Andrea Saraiello, 26 anni, incensurato, che aveva pubblicato su Facebook una propria foto con una pistola dorata rivolta verso la testa.

 

Agguato a Napoli, ucciso colpo in testa, ferito fratello

Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, è stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.La polizia sul luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", e' stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

 

La polizia sul luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", e' stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

La polizia sul luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, e’ stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

 

Il luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", e' stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Il luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, e’ stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Personale di una ditta di manutenzione delle strade del Comune di Napoli sparge segatura sulle chiazze di sangue nel luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", e' stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Personale di una ditta di manutenzione delle strade del Comune di Napoli sparge segatura sulle chiazze di sangue nel luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, e’ stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Un dipendente di una società di manutenzione delle strade del Comune di Napoli rimuove la segatura che copre le macchie di sangue di Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Un dipendente di una società di manutenzione delle strade del Comune di Napoli rimuove la segatura che copre le macchie di sangue di Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Operatori di una ditta di manutenzione strade del Comune di Napoli rimuovono le macchie di sangue nel luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", e' stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Operatori di una ditta di manutenzione strade del Comune di Napoli rimuovono le macchie di sangue nel luogo in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, e’ stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Un operatore ecologico napoletano rimuove le tracce di sangue dell'agguato in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra "Vinella Grassi", e' stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell'agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

Un operatore ecologico napoletano rimuove le tracce di sangue dell’agguato in cui Domenico Aporta, 24 anni, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan di camorra “Vinella Grassi”, e’ stato ucciso con almeno un colpo di arma da fuoco alla testa nella notte a San Pietro a Patierno, alla periferia di Napoli, 17 ottobre 2015. Nell’agguato, il fratello Mariano, di 21 anni, incensurato, è rimasto ferito ad un braccio.

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