Pedofilia, il sacerdote di Trento dopo le frasi choc lascia la parrocchia
«Se l’è cercata. Non si possono dire certe cose, sperando di passarla liscia». «Don Gino è stato ingiustamente maltrattato, mal interpretato». Sono le voci di Bruno, al bar, e di Maria, per strada, due dei parrocchiani della chiesa di San Pio X di Trento, dopo le frasi choc di don Gino Flaim, collaboratore pastorale, che in un’intervista tv ha detto: «Io la pedofilia la capisco». Affermazioni sulle quali la gente ora si divide.
Pedofilia, parrocchiani divisi su don Gino
«Io so per certo, ad esempio – prosegue Maria – che quando accompagnava i bambini nelle colonie estive prestava sempre molta attenzione alla loro serenità e incolumità, controllando anche gli educatori e i giovani accompagnatori». «E vedrete che lo allontaneranno presto anche da casa» aggiungono al bar. Parlando di un imminente rimozione del prete dal suo incarico, ci sono quelli che sostengono: «Don Gino non può avere detto solo quello. Ne abbiamo parlato quando è venuto a prendere il caffè, mi ha detto che è molto amareggiato e che la sua intenzione non era certo di trasmettere quel tipo di messaggio».
La diocesi: il sacerdote dovrà lasciare la canonica
Il sacerdote che è stato sospeso dalle sue funzioni è rimasto chiuso tutto il giorno nella parrocchia. In mattinata ha ricevuto la visita di monsignor Luigi Bressan, arcivescovo di Trento. Nel pomeriggio l’ufficio stampa della diocesi ha fatto sapere che Flaim dovrà “lasciare la canonica entro venerdì 9 ottobre”. Il sacerdote «ha accettato – è aggiunto nella nota – e ha scelto autonomamente di andare all’estero per un periodo».