Non si ferma l’Intifada dei coltelli. Netanyahu: ci vogliono distruggere
Tre attentati a Gerusalemme hanno provocato almeno due morti e venti feriti. Non si ferma l’Intifada dei coltelli che sta seminando panico e terrore in Israele. Il primo attentato si è verificato nei pressi del rione ebraico ortodosso di Mea Shearim dove un assalitore si e’ scagliato con l’auto contro un gruppo di passanti alla fermata dell’autobus. Poi è sceso e ha cominciato a pugnalare chi era a terra. Il secondo è avvenuto all’interno di un autobus ad Armon Ha Natziv dove, secondo Canale 10, c’e’ stato un accoltellamento. A bordo tre feriti gravi. Il terzo, secondo la radio militare, all’interno di un altro bus all’ingresso di Gerusalemme.
Accoltellamenti si sono verificati inoltre a Tel Aviv. Quattro passanti israeliani sono stati pugnalati da un assalitore palestinese nel centro di Raanana, nel nord della città, l’assalitore e’ stato catturato e neutralizzato. In mattinata nello stesso quartiere vi erano stati altri due ferimenti a colpi di coltello.
Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione di emergenza del governo dopo gli ultimi fatti. Nella riunione – secondo l’ufficio del premier – si esamineranno ulteriori misure per far fronte alla “ondata di terrorismo” di queste ore. L’allarme in Israele è altissimo e lo stillicidio quotidiano: ieri sono stati sei gli israeliani accoltellati a Gerusalemme. Per il premier questa nuova Intifada non è figlia della disperazione dei palestinesi ma della voglia dei nemici di Israele di distruggere il popolo ebraico.
E ancora duri scontri sono divampati alla estremita’ settentrionale della Striscia di Gaza quando centinaia di giovani palestinesi si sono lanciati contro i reticolati di confine con Israele – per il terzo giorno consecutivo – e sono stati respinti dal fuoco dei militari israeliani. Uno dei dimostranti, secondo l’agenzia Maan, e’ stato ferito gravemente alla testa. Feriti anche due giornalisti.