Legge di stabilità, c’è il part time per gli over 63. Il nodo delle coperture
Part time per gli over 63 e intervento fiscale in due tempi per le imprese, prima con i superammortamenti e poi con il taglio dell’Ires. L’aumento della no tax area per i pensionati e un’ulteriore stretta del 10% alle spese per gli uffici dei ministeri. Sarebbero queste le ultime soluzioni che potrebbero essere inserite nella legge di stabilità in arrivo al Consiglio dei Ministri di oggi, e già illustrata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La manovra sarà di circa 27-30 miliardi.
Su alcuni capitoli, come quelli del part time per gli over 63 e sul calo dell’Ires, i tecnici sono ancora al lavoro, ma le due ipotesi permetterebbero da una parte di adottare, con uno stanziamento minimo di 100 milioni, dei minicriteri di flessibilità in uscita e dall’altra di spingere l’acceleratore al massimo sugli investimenti.
La cancellazione di Tasi e Imu dovrebbe essere, come preannunciato, per tutti, coinvolgendo quindi anche gli immobili di lusso, con risparmi medi, secondo la Uil, di 180 euro per le abitazioni “normali” e di oltre 2.700 euro invece per ville, castelli e casali.
Con l’incognita sul deficit, a poche ore dal varo e dall’invio a Bruxelles della documentazione necessaria, il nodo resta insomma ancora quello delle coperture. Le maggiori perplessità sono legate alla spending review, che pare ormai molto lontana dall’obiettivo iniziale di 10 miliardi. I tagli alla spesa con un ulteriore stretta del 10% agli esborsi degli uffici ministeriali, dovrebbero fermarsi a circa 6 miliardi, in arrivo in parte dalla sanità, probabilmente con una stretta sugli acquisti oltre che con una riduzione degli stanziamenti previsti dal Patto per la Salute, in parte dai ministeri.