L’allarme della Croce Rossa: «Sono 6 milioni i profughi pronti a partire»
«Oltre sei milioni di persone sono pronte a muoversi dalla Siria»: a lanciare l’allarme è il presidente della Croce Rossa Italiana (Cri), Francesco Rocca. «Gli sforzi fatti fino ad ora non sono soddisfacenti. Il dato di miglioramento che abbiamo avuto nella risposta, almeno dichiarata, dall’Ue, è un primo passo, ma il fenomeno non è in diminuzione – aggiunge – e quindi c’è una grande preoccupazione che si possano ripetere tragedie come quelle a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi e settimane».
La Croce Rossa e gli arrivi dalla Siria
«La maggior parte dei profughi che stanno arrivando in Europa sono persone che stavano bene in Siria», spiega il presidente della Croce Rossa. «Non ci si deve limitare a dare loro una tenda e del cibo, ma serve una prospettiva di vita, se non c’è una fine certa al conflitto queste persone cercheranno di muoversi e di trovare fortuna altrove». Rocca sottolinea che queste tragedie sono anche una conseguenza diretta o indiretta della mancanza di fondi. «La frustrazione è alta, poiché sono cose che diciamo da anni – continua -. Io sono stato cinque volte in Siria, ci sono persone che si muovono in continuazione e vivono in condizioni disperate, in palazzine abbandonate senza acqua o elettricità». Per Rocca, inoltre, se si aumentasse la capacità di dialogo e di ascolto verso le agenzie umanitarie probabilmente si potrebbero salvare molte vite umane: «Unhcr e Croce Rossa avevano avvisato del movimento in estate sulla rotta dei Balcani, che avrebbe interessato oltre 200mila persone, e così è stato». E l’Europa, chiosa, dovrà fare di più sulle quote: «Dobbiamo prepararci a rivedere un’Europa impreparata, è una questione di matematica, quando parliamo di 160 mila persone a fronte di centinaia di migliaia».