Il jet di Renzi resta a terra. Il nuovo “giocattolo” della casta non è pronto…

20 Ott 2015 17:29 - di Karim Bruno

Niente da fare. Sembra una disdetta, ma ancora una volta il debutto del jet supersonico e superaccessoriato  di cui si è dotato Palazzo Chigi per le trasferte del premier è rimandato. Il nuovo aereo presidenziale è parcheggiato in un hangar di Abu Dhabi. Doveva, nei desideri di Matteo Renzi, essere pronto per il viaggio in Sudamerica che inizierà giovedì prossimo. Otto giorni tra Cile, Perù, Colombia e Cuba. Con tanto di supermanager, industriali e giornalisti a bordo. Un programma fitto di appuntamenti. L’ennesimo tour per raccontare l’Italia “che si è rimessa in marcia”, come dice Renzi. Una occasione in  più per stringere rapporti con le maggiori imprese italiane. Renzi ci avrebbe tenuto molto a far bella figura, a emulare Obama, anche lui pronto a sostituire il mitico Air One presidenziale con un più moderno velivolo transoceanico. Preso con la formula del leasing da una compagnia araba, l’Etihad, il nuovo Airbus 340-500, costa 50 milioni di euro l’anno. Ora è fermo per il collaudo, scrive Dagospia. Sembrerebbe proprio una beffa: erano mesi che il premier lavorava al progetto-aereo, mesi che aspettva di chiudere il contratto, accarezzava l’idea di un giocattolino in grado di fare viaggi a raggio ultra-lungo (ovvero di evitare gli scafi), fornito di wi-fi ( in maniera da non perdere il controllo della rete, e soprattutto di Twitter), stanza per lavorare in staff, comodità varie e posti da occupare a volontà. Che faccia parte della flotta Etihad sembra che costituisca un ulteriore problema.  Per la sicurezza e l’equipaggio. Negli aerei di Stato, i piloti sono di norma imilitari del 31esimo stormo dell‘Areonautica militare. Professionisti addestrati a volare in ogni situazione, piloti esperti di volo tattico. Ma ancora non qualificati per il nuovo Airbus di Renzi. L’equipaggio starebbe ultimando l’addestramento in una capitale europea. In più, sull’aereo, come dimostra una foto scattata nell’hangar di Abu Dabhi, non è ancora stato imbellettato con il tricolore e lo stemma del 31esimo Stormo. Un contrattempo, insomma. Per andare in Sudamerica, Pittibullo dovrà accontentarsi di un aereo più piccolo, il vecchio Airbus 319. Un problema per i giornalisti che dovranno partire con voli civili. Posti ridotti per gli imprenditori. Una vera iattura….

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