Evade dai domiciliari in pigiama e si fa arrestare: non sopporto mia moglie
Non sopportava più le lamentele della moglie ed è evaso dai domiciliari in pigiama e pantofole. Poi, allontanatosi di soli 30 metri dalla sua casa di Bonate Sopra, nel Bergamasco, ha richiamato l’attenzione dei carabinieri di Ponte San Pietro che passavano nella zona. «Venite, portatemi via», ha detto loro l’uomo Vincenzo V. 53 anni, ex-muratore italiano, sposato da 25 e ai domiciliari per omissione di soccorso durante un incidente stradale.
L’uomo è stato arrestato e il giudice ha convalidato l’arresto, senza disporre, forse impietosito dalla condizione dell’uomo vessato dalla moglie, ulteriori misure cautelari. Il processo, con rito abbreviato, è stato rinviato al 3 novembre e c’è da scommetterci che ci sarà il pienone fuori dall’aula per vedere quest’uomo che ha preferito il carcere alla convivenza forzata con la moglie.
Già in precedenza il bergamasco, nato a Palermo ma residente nel paese del Bergamasco, si era allontanato da casa per evitare di discutere con la moglie che, a suo dire, lo accusava di farsi mantenere, visto che lui è ai domiciliari e non può andare al lavoro.
All’origine dell’ennesima discussione con la moglie, stavolta la fuga dal cancello del loro cucciolo e l’impossibilità per l’uomo di recuperarlo proprio perché ai domiciliari.
Il cane dell’uomo è stato morso da un altro più grosso ed è poi morto in seguito alle ferite riportate e la moglie ha puntato l’indice verso l’ex-muratore, “colpevole”, secondo la logica della moglie, di non aver seguito e recuperato subito l’animale. Dopo la sfuriata della donna lui ha preso la decisione: in pantofole e pigiama è uscita da casa e si è diretto verso il parco davanti casa. E quando ha visto la gazzella dei carabinieri passare lì di fronte deve essergli sembrato un miraggio: ha richiamato l’attenzione dei militari e si è fatto arrestare.