La destra vince anche in Svizzera: cresce onda anti UE e contro immigrazione

19 Ott 2015 6:36 - di Redazione

Avanzano il partito conservatore-nazionalista Udc e il Partito radicale liberale, di destra, in Svizzera, dove domenica si è votato per il rinnovo delle due Camere del Parlamento. Si tratta di risultati preliminari. La campagna elettorale ha avuto come tema centrale il dibattito sulla questione dell’asilo e dell’immigrazione.

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I sondaggi prevedevano una vittoria dell’Udc, che sostiene che bisogna rompere con il trattato di Schengen di libera circolazione delle persone e con l’Ue e rendere più rigida la politica di asilo per ridurre ancora di più il numero di rifugiati che la Svizzera accetta.

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Intanto, la figlia del fondatore dell’Udc Christophe Blocher, Magdalena Marullo-Blocher, è stata eletta deputata per il cantone dei Grigioni: in molti hanno paragonato la sua ascesa a quella di Marine Le Pen, leader del partito francese di estrema destra nazionalista Front national e, figlia del fondatore del movimento, Jean-Marie Le Pen.

Il fronte anti-immigrati e anti UE suscita sempre più consenso popolare

Circa 4mila i candidati in corsa per 200 seggi nella Camera dei deputati e 46 al Senato. Sarà la composizione definitiva della Camera, cioè quella con più parlamentari, a rivelare a fine giornata se la Svizzera propende ancora più verso destra e in che misura.

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Il sistema politico svizzero – ricorda “Il Corriere della Sera” – è profondamente stabile, con un governo unico nel suo genere denominato direttoriale, in cui l’esecutivo è diretto da sette membri che rappresentano i quattro principali partiti politici. I sette membri del governo federale sono titolari, a loro volta, di un portafoglio ministeriale, hanno poteri eguali e ricoprono a turno la presidenza del Paese con alternanza annuale.

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