Cuneo, caccia ai banditi per un’altra rapina in villa ai re del tessile Miroglio

9 Ott 2015 15:29 - di Roberto Frulli

Quattro banditi a volto coperto hanno fatto irruzione ieri sera nella villa di Maria Clotilde Miroglio, 88 anni, sorella dei noti industriali tessili Carlo e Franco Miroglio, e dopo avere incappucciato la badante hanno fatto razzia di oro e gioielli. Poco prima, la banda aveva svaligiato la vicina abitazione della figlia, Elena Amerio, legata alla sedia insieme a tre amici presenti nella casa. A dare l’allarme sono stati questi ultimi, quando sono riusciti a liberarsi.
I carabinieri, che stanno indagando sulla vicenda, hanno istituito numerosi posti di blocco, ma al momento dei malviventi non c’è traccia. Nelle due abitazioni, sulle colline di Alba, sono intervenuti i carabinieri del Reparto operativo di Cuneo e della scientifica, alla ricerca di tracce dei malviventi.
Poco lontano dalle ville rapinate c’è anche la casa di Franco Miroglio, presa di mira nel 2008 da una banda di ladri italo-slavi, che vennero però messi in fuga dalla reazione del domestico filippino e dall’intervento immediato dei carabinieri.
I malviventi, tutti giovani, sono entrati all’interno da una delle porte finestre del retro. Sono stati attimi di tensione di paura. Dei cinque un paio avevano pistole ed hanno ”rastrellato” le persone che c’erano nell’abitazione: i due camerieri filippini, Franco Miroglio, la sua badante, la figlia Nicoletta Miroglio, il marito Paolo Dragone, entrambi di 55 anni, ed il nipote Francesco, di 25 anni. L’assalt è  andato subito storto e i banditi, in quell’occasione, non hanno neppure fatto in tempo a chiedere dove fosse la cassaforte. Mentre stavano ancora cercando di legarli, uno dei filippini è  riuscito a fuggire, a raggiungere la dependance dove alloggia e a dare l’allarme. La fuga del cameriere filippino ha provocato lo sconcerto fra i cinque. Uno dei banditi gli è corso dietro, cercandolo nelle numerose stanze della villa, ma non è riuscito più a trovarlo ed allora il gruppo ha deciso la fuga. Se avesse tentennato ancora qualche istante sarebbe incappato nei carabinieri che sono arrivati sul posto in pochi minuti. Prima di fuggire i cinque banditi hanno portato via i due orologi al polso di Francesco e Paolo Dragone. Quest’ultimo ha cercato di reagire ed è stato picchiatocolpito al capo col calcio di una pistola.

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