Australia sotto shock: un dodicenne indagato per terrorismo

15 Ott 2015 11:35 - di Redazione

Shock in Australia per la notizia che c’è anche un ragazzino di 12 anni, tra i diciotto giovani “tenuti sotto controllo” dai servizi di sicurezza perché sospettati di attività terroristiche. Il dodicenne è sospettato di aver collaborato con Farhad Jabar, 15 anni, che all’inizio di ottobre ha ucciso un dipendente di una stazione di polizia, a Sidney, urlando slogan a sfondo religioso. Il ragazzo è stato subito dopo ucciso da un poliziotto. La decisione di monitare anche un dodicenne è un altro segnale d’allarme sulla diffusione del radicalismo islamico violento fra ragazzi sempre più giovani.

Australia, convocato un vertice straordinario

Il commissario della polizia federale Andrew Colvin ha detto in televisione che la polizia è «scioccata che un dodicenne sia monitorato dalle autorità per questo tipo di attività». Il primo ministro Malcolm Turnbull ha convocato a Canberra un vertice straordinario per studiare interventi di prevenzione e contrasto all’estremismo. Proprio questa settimana il governo australiano ha annunciato l’abbassamento da 16 a 14 anni dell’età minima di persone sospettate in casi di terrorismo, che possono essere sottoposte a ordini di controllo, in condizioni simili alla libertà vigilata. Canberra teme in particolare l’azione dei “lupi solitari”, individui ispirati da gruppi jihadisti come lo Stato islamico. La giovane età del ragazzo sospettato di terrorismo è «terribile e scioccante», ha detto il ministro della Giustizia Michael Keenan. «Purtroppo è sintomatico delle sfide che dobbiamo affrontare. Sappiamo che l’Isis sta coltivando da tempo giovani australiani. Hanno cominciato con giovani sopra i 20 anni, poi sono passati agli adolescenti sempre più giovani», ha aggiunto. In aprile diversi adolescenti sono stati arrestati con il sospetto di programmare un attacco ispirato all’Isis ad una cerimonia per la giornata dei reduci a Melbourne e qui a maggio la polizia ha arrestato un diciassettenne accusato di preparare un attentato con bombe fatte in casa.

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