Annuncio dalla Nasa: «Manca poco allo sbarco del primo uomo su Marte»
La Nasa “non è mai stata più vicina a mandare l’uomo su Marte”: ad affermarlo è stato l’amministratore capo Charles Bolden, presentando i prossimi passi per portare l’uomo sul pianeta rosso intorno al 2030. Il programma che la Nasa intende portare avanti con partner privati e stranieri sarà presentato nel Congresso Internazionale di Astronautica che si apre il 12 ottobre a Gerusalemme. L’agenzia spaziale americana ha pubblicato online un documento di 36 pagine dove definisce i principali passi da fare per raggiungere l’ambizioso traguardo di “espandere la presenza umana nel sistema solare e portare uomini su Marte”. Un dettagliato piano che raccoglie progressi fatti, problemi da risolvere e i prossimi traguardi intermedi da raggiungere. I passi da fare si articolano in tre fasi. La prima (già a buon punto grazie al lavoro fatto con la Stazione Spaziale Internazionale) è di testare le tecnologie necessarie per una lunga missione e tutelare la salute degli astronauti. La seconda fase è di procurarsi gli strumenti necessari a fare questo lungo viaggio in sicurezza. Per questo si sta completando lo sviluppo delle capsule Orion, il nuovo potente razzo Sls e le nuove missioni robotiche, come quella per “acchiappare” un piccolo asteroide e portarlo in orbita attorno alla Terra per poterlo studiare da vicino. Ultima fase, ma non meno importante, è quella di riuscire a garantire ‘indipendenza’ alla missione, ossia rendere disponibili cibo, carburante e tutto il necessario per viaggi così lunghi, almeno 3 anni. Gli ostacoli sono ancora molti, ma il documento li definisce tutti “risolvibili”. Per rendere possibile tutto questo, la Nasa avrà bisogno della collaborazione sia di partner stranieri che privati.