Sigarette, vendite in calo. Ecco perché le bionde perdono appeal, anche se…

16 Set 2015 13:58 - di Bianca Conte

Le sigarette perdono il loro appeal. O almeno, una sua quota percentuale: a sostenerlo a suon di calcoli e raffronti statistici, sono i dati dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che, a ben guardare, non lasciano margine al dubbio.

Sigarette, la contrazione delle vendite

Stando al report – presentato  durante il lancio della campagna del Ministero della salute contro il fumo – negli ultimi anni in Italia si sarebbe registrato un sensibile calo nelle vendite di sigarette, pari a una riduzione del 5,7% (quasi 2 pacchetti in meno al mese acquistati da ciascun fumatore) dal 2011. Non solo: sempre secondo l’indagine menzionata – e in base ai confronti che propone con studi analoghi pregressi – la contrazione della vendita di bionde nell’ultimo decennio (2004-2013) sarebbe pari a circa il 25,1%, e per il 2012, per la prima volta in 10 anni, sarebbero inoltre leggermente diminuite (-0,7%) anche le vendite del tabacco trinciato, quello per per le sigarette “fai da te”, anche se per questa tipologia di sigarette, dal 2004 ad oggi le vendite risultano comunque più che  quintuplicate – spiega il ministero – con questo tipo di tabacco che, grazie al costo più conveniente – è arrivato a rappresentare il 5,1% del mercato (le sigarette il 92.8%),

I danni da tabagismo

Diminuzione delle vendite a parte, resta comunque il fatto che, anche in Italia – e nonostante l’introduzione della legge che proibisce il fumo nei locali pubblici, e che già di per sé ha giustificato una riduzione degli eventi coronarici acuti – il fumo causa dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno, e oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. «Nel nostro Paese – sottolinea allora un comunicato del ministero – il fumo attivo rimane la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile». Dunque, dati alla mano, difficile dire se questa perdita di appeal delle sigarette sia frutto delle mode salutiste o causa della crisi economica: di certo, però, la paura di ammalarsi incide poco se – dati alla mano – le patologie polmonari, in aumento tra le donne, sono diventate la terza causa di morte per neoplasia…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *