Saviano attacca prima De Magistris e poi Renzi: “Sulla camorra il suo silenzio è grave”

11 Set 2015 8:24 - di Redazione
ROBERTO SAVIANO

Saviano sferza la politica e chiede al premier di mettere l’emergenza camorra al centro dell’agenda di governo. «Il silenzio di Renzi sui fatti di Napoli è grave», scrive su Facebook l’autore di Gomorra. Dopo aver replicato con amara severità alle critiche del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, lo scrittore si rivolgedunque anche al presidente del Consiglio. E attacca: «Cinquantaquattro telecamere e 50 poliziotti sono provvedimenti che così declinati non serviranno. Dopo la tragedia arrivano i proclami. E poi nulla cambierà». Il riferimento è agli interventi annunciati dal governatore Vincenzo De Luca e dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Nel suo post, Saviano auspica che il premier «si renda conto che Napoli e l’emergenza criminalità sono una priorità del Paese e che alla città serve un progetto politico che sappia riportarla alla normalità».

Saviano attacca duramente Renzi e auspica un nuovo Sindaco per Napoli


Lunedì sarà in città la commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi: due giorni di missione, con tappa anche all’istituto penale minorile di Nisida. Lo scrittore rincara la dose su twitter. «Renzi tace su diciassettenne ucciso a Napoli e sul bambino di 9 anni ferito a Giugliano. Grave», affonda. E in un altro messaggio guarda anche alla ormai prossima scadenza elettorale: «Napoli è una città difficile. Tra un anno ci saranno le Amministrative. Renzi se ne disinteresserà come ha fatto con le Regionali?»

  «De Magistris a Napoli ha fallito. Pensare che una leadership forte possa contrastare la camorra è follia».


Le parole di Saviano arrivano al culmine di giorni difficili, segnati dal tragico omicidio di Gennaro Cesarano, il ragazzino di diciassette anni rimasto vittima di una sparatoria all’alba di domenica mattina in piazza Sanità, e dalla presenza sempre più aggressiva sul territorio di bande di giovanissimi malavitosi disposti a tutto. A de Magistris, che aveva detto di non accettare l’immagine di «paranza dei bambini» (peraltro contenuta in un’intercettazione dell’inchiesta sulle nuove leve dei clan di Forcella ), accusando Saviano di raccontare «solamente Gomorra e non anche l’antigomorra”, lo scrittore aveva risposto a “Repubblica” contestando al sindaco di essere «a corto di parole e di progetti. E imbarazzante ascoltarlo, sembra vivere su un altro pianeta».

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