La mossa mediatica di Obama: un gay ai vertici dell’esercito. Per distrarre dai tagli?

19 Set 2015 19:40 - di Redazione

Nel segno del “politically correct” e per mettere a tacere le polemiche sui tagli all’esercito, con il clamore mediatico della notizia gradita a sinistra, per la prima volta nella storia militare americana, un gay ricoprirà la carica di segretario dell’esercito. La nomina è stata decisa da Barack Obama e, anche se deve essere ancora confermata dal Senato, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella politica di svolta nei confronti degli omosessuali. «Eric ha dato prova di una leadership eccezionale per molti anni in questo campo – ha detto il presidente Usa – e sono fiducioso che sarà d’aiuto nella guida dei soldati americani». Il capo del Pentagono, Ash Carter, ha definito quella di Obama una scelta eccellente e si è augurato un rapido via libera da parte del Senato. La stessa candidata alla nomination democratica, Hillary Clinton, l’ha applaudita in un tweet come “un orgoglioso passo in avanti”, mentre la American Military Partner Association, un gruppo a sostegno delle famiglie Lgbt, ha elogiato la mossa di Obama esortando il Senato “ad approvare la sua nomina al più presto”. Eric Fanning, 47 anni, nato e cresciuto nel Michigan, ex giornalista alla Cbs, è considerato un esperto in quanto da oltre 25 anni si occupa dei problemi della Difesa sia al Congresso che al Pentagono. Ora affiancherà il generale Mark Milley, capo militare dell’esercito. Il loro primo compito è di lottare per il bilancio.

La questione “silenziata” dei tagli

Ciò di cui si parla meno è che in base ai tagli imposti dal Congresso, l’esercito dovrebbe ridursi fino a 450mila unità entro il 2018, la dimensione più piccola dalla Seconda guerra mondiale. I tagli entreranno in vigore se il Congresso non riuscirà a raggiungere un accordo sul budget entro il primo ottobre. La nomina di Fanning è solo l’ultima di una serie di azioni intraprese dall’amministrazione Obama per promuovere i diritti degli omosessuali e delle lesbiche nel governo federale, ma forse anche per far digerire la cura dimagrante. Nel 2010, il presidente firmò una legge che pose fine alla cosiddetta politica del “Don’t ask, don’t tell” (“Non chiedere, non dire”) che proibiva a gay e lesbiche dichiarati di presentare domanda di arruolamento presso le forze armate. Inoltre, a inizio anno, Obama si è adoperato affinché anche i transgender possano servire nell’esercito. L’amministrazione ha anche revisionato le politiche interne per fornire benefici ai partner dello stesso sesso e ha nominato gay e lesbiche ad occupare posizioni nel ramo esecutivo e federale.

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