Immigrati, il centrodestra all’attacco di Renzi: cerchi le “bestie” a casa sua
«Sono in corso le ricerche per una nuova tragedia nel Canale di Sicilia. E non se ne parla. Ma non è da bestie permettere che tutto ciò accada ancora una volta?». Non si placano le polemiche per gli insulti di Renzi al centrodestra. Maurizio Gasparri facendo riferimento alle parole del premier – che alla Festa dell’Unità aveva detto riferendosi all’accoglienza dei migranti di combattere «non le destre ma le bestie» – non usa mezzi termini: «Renzi fa il bullo, ma in realtà è lui insieme al suo governo artefice principale del dramma immigrazione che sta vivendo l’Italia». Il senatore di Forza Italia prosegue: «Spende cifre folli usa le nostre navi per trasportare clandestini. L’operazione EuNavFor Med aveva lo scopo di contrastare gli scafisti e invece si è rivelata, come sapevamo, un ulteriore sostegno per i trafficanti. Gliene chiederemo conto in Parlamento, perché con le cifre enormi di immigrati giunti da noi diventa impossibile distinguere tra clandestini e profughi». Secondo Gasparri «la stessa Merkel, cui Renzi fa da tappetino, ha chiaramente detto che chi non ha diritto deve tornare indietro. Noi chiediamo che i controlli si facciano nei paesi di partenza dove bisogna intervenire soprattutto con un’azione mirata dell’Onu. Tra pochi giorni Ban Ki Moon terrà l’ennesima riunione-sproloquio dalla quale ci aspettiamo molto poco. Attenzione allora a usare certi termini. C’è l’imbarazzo della scelta».
Le “bestie”, Zaccheo: Renzi non conosce le radici della destra
È sceso in campo anche l‘ex sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo: «Il premier dimostra di non conoscere le radici della destra che ha avuto come stella popolare di riferimento la cultura dell’accoglienza, della solidarietà e dell’integrazione. Una cultura che è stata punto di riferimento di tanti giovani che hanno aderito prima al Fronte della gioventù e poi ad An. Renzi deve cercare le “bestie” in quella becera sinistra che negli anni di piombo scriveva che uccidere un fascista non era reato. E i “fascisti” eravamo noi che avevamo abbracciato una fede politica di destra. “Bestie” – dice ancora Zaccheo – sono quei signori che Renzi ha conosciuto bene e che sono rimbalazati nelle cronache nazionali per la squallida speculazione sull’immigrazione e hanno avuto un ruolo importante nel Comune di Roma». Zaccheo ricorda di «aver avuto l’onore di amministrare Latina, una città simbolo della destra che è stata modello di accoglienza, solidarietà e integrazione fin dagli anni in cui fu fondata. Nel 1932 vennero accolti nella città Nuova Littoria persone provenienti da ogni parte d’Italia. Successivamente negli anni Cinquanta ha aperto le porte ai giuliano-dalmati fuggiti dal regime bestiale di Tito. Successivamente ancora negli anni Sessanta abbiamo avuto qui il campo profughi di smistamento di tutti gli immigrati che fuggivano dai regimi comunisti. Fino ad arrivare ai giorni nostri in cui Latina continua sempre a essere una città simbolo per l’accoglienza. Proprio per questo vorrei dire a Renzi che con le sue parole ripare tensioni tra i giovani. Le “belve” furono gli assassini dei fratelli Mattei a Roma».