L’ironia della polizia: «Metteranno i detenuti negli hotel come i migranti»

16 Set 2015 9:04 - di Fulvio Carro

Il governo non muove un dito in favore degli agenti di polizia e le toghe arrivano a premiare i detenuti, con sentenze come quella di Lecce che ha dato 9000 euro di risarcimento a un ex detenuto perché era stato in una cella «troppo piccola». Troppo, un ulteriore schiaffo alle forze dell’ordine che alzano il livello della loro protesta: «Il Governo potrebbe decidere di svuotare le carceri ed ospitare i detenuti negli alberghi delle nostre località turistiche, così come avviene per migliaia di clandestini che sbarcano nel nostro Paese», afferma ironicamente Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia. «Poiché alla Giustizia italiana stanno molto più a cuore le sorti dei criminali che quelle delle loro vittime, si è costituito un precedente molto pericoloso che rischia di fare pagare all’Italia somme enormi per la scarsa qualità alberghiera delle nostre carceri».

 Vittime e agenti di polizia ignorati, criminali protetti

L’amara ironia dei rappresentanti della polizia continua: «Basti pensare che il risarcimento per lo scarso comfort del detenuto ammonta a circa 300 euro al mese: una somma che tanti cittadini pagano per garantire un alloggio dignitoso alle proprie famiglie, senza contare i tanti sfortunati che un tetto neanche ce l’hanno, e sono costretti a dormire in macchina. La cosa grave – aggiunge Maccari – è che lo status di detenuto rischia di essere ambito come un vero e proprio lavoro statale: vitto e alloggio, attività ricreative, opportunità di esperienze lavorative ben retribuite, ed ora anche varie indennità per i disagi e le scomodità sopportate. Al contrario, le vittime dei reati non riescono ad ottenere alcun risarcimento, e sono lasciati soli nel sopportare le conseguenze delle azioni di quei criminali che vengono invece coccolati e pagati dallo Stato».

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