Casa, Bruxelles torna alla carica: «Alzate le tasse sulle abitazioni»
Non c’è niente da fare, l‘Unione europea ha proprio messo gli occhi sulla casa delle famiglie italiane. E non molla. Non contenta dei disastri compiuti a suo tempo dal governo Monti con l’Imu e con la conseguente crisi del settore immobiliare, non contenta di questo, la Commissione di Bruxelles vuole ora spingere Renzi ad alzare le tasse sulla casa. Altro che abolizione della Tasi e dell’Imu. In un rapporto sulla fiscalità, i “cervelloni” di Bruxelles scrivono che che l’Italia esercita «un peso fiscale relativamente alto sul lavoro, e ci sarebbe almeno un margine per spostare il peso fiscale a imposte meno distorsive, come quelle sui consumi, quelle ricorrenti sulla proprietà immobiliare e quelle sull’ambiente». In Italia inoltre, «come anche avviene in Belgio, Repubblica ceca, Olanda, Svezia, Finlandia ed Estonia», la tassazione sulla casa così come è ora «continua a favorire l’accumulazione del debito, dovuto all’effetto combinato di una deducibilità relativamente generosa per gli interessi sui mutui mentre le tasse ricorrenti sulla casa non sono alte». Dicono sempre gli “esperti” della Ue che il nostro Paese «ha tasse relativamente alte sulle compravendite immobiliari mentre le tasse annuali sulla proprietà non sono particolarmente alte», per cui «c’è spazio per migliorare l’efficacia modificando la struttura tributaria nell’ambito della tassazione sui beni immobiliari».
Quello che Bruxelles vuole costringerci a fare corrisponde a una sorta di canone ideologico (di cui Monti fu peraltro assertore) che vuole tassare la proprietà della casa (considerandola poco “produttiva”) al fine di alleggerire la tassazione sul lavoro. Un simile canone può forse funzionare in Nordeuropa (dove i proprietari di case non sono così numerosi come in Italia), ma, se viene applicato da noi, può provocare solo guai. Colpire la proprietà immobiliare vuol dire ridurre il patrimonio delle famiglie e provocare un crisi tremenda nel settore edilizio e in quello immobiliare, come abbiamo tristemente constatato in Italia dal 2012 in poi. Ma gli ideologi, si sa, se ne infischiano regolarmente delle dure lezioni che arrivano dalla concreta realtà sociale.