Arrestati in Francia due capi dell’Eta. Madrid: è la fine definitiva dei terroristi

22 Set 2015 16:13 - di Antonio Pannullo
Gli etarras proclamano la fine della lotta armata.

Altro che Brigate Rosse: L’Eta (Euskadi Ta Askatasuna) ha ucciso dieci volte di più: oltre 800 morti contro gli 80 delle nostrane Br. È vero che il periodo di attività è stato più che doppio per i baschi, ma per oltre mezzo secolo sono stati una vera spina del finaco per tutti i governi di Madrid, da Franco in poi. È anche vero che nel 2011 l’organizzazione terrorista proclamò un cessate il fuoco permanente nonché unilaterale, però le ricerche non si sono mai interrotte, anche in cooperazione con i servizi francesi, giacché i Paesi Baschi confinano con la Francia e comunque i loro membri si sono spesso rifugiati oltre i Pirenei. Tanto è vero che in un’operazione congiunta, la polizia spagnola e quella francese hanno arrestato nel sud-ovest della Francia due presunti capi del gruppo terrorista spagnolo Eta; lo riferisce la stampa di Madrid. Secondo Efe che cita fonti dell’antiterrorismo i due arrestati nel comune di Saint Etienne de Baigorry, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici, sono David Pla e Iratxe Sorzabal, che fanno parte della cupola del gruppo armato. Soddisfazione della Spagna, che da decenni combatte contro il feroce gruppo: «Con l’operazione di oggi abbiamo definitivamente decapitato l’Eta», ha detto infatti il ministro dell’Interno spagnolo, Jorge Fernandez Diaz, commentando gli arresti in Francia al suo arrivo al consiglio straordinario sull’immigrazione a Bruxelles. Nell’esprimere soddisfazione, il ministro ha ringraziato la Francia per la collaborazione. Fernandez Diaz, ha rilevato che al momento sono quattro gli arrestati e ha sottolineato che essi sono i più ricercati della cupola politica dell’Eta.

La lunghissima scia di sangue dell’Eta

Anche l’Eta, come le Brigate Rosse, affonda le sue radici nel marxismo-leninismo e si propone di raggiungere l’indipendenza della regione con la violenza, le bombe, il terrorismo e gli assassinii indiscriminati. Avvicinatosi alla lotta armata negli anni Sessanta, gli etarras hanno compiuto il loro ultimo attentato mortale nel dicembre del 2008, uccidendo un imprenditore 71enne che stava realizzando l’altà velocità nei Paesi Baschi. Pochi mesi prima era toccato a Isaias Carrasco, consigliere comunale socialista di una città della regione. L’anno prima, ed è importante sottolinearlo, l’Eta aveva assassinato due giovanissimi militari della Guardia Civil, vera bestia nera dei terroristi. Ma l’omicidio più spettacolare dell’Eta fu certamente quello del 1973, quando una carica esplosiva, come quella che uccise il giodice Falcone, fu piazzata sotto l’automobile dell’ammiraglio Carrero Blanco, premier nonché successore designato di Franco. Blanco era “colpevole” di aver revocato l’autonomia alla regione basca, nonché quella di essere anticomunista. L’auto si alzò di quaranta metri da terra, scavalcò un palazzo e precipitò in un cortile. Come si diceva, nel 2011 l’Eta annunciò la cessazione definitiva della lotta armata, pur non rinunciando all’indipendenza dei Paesi Baschi. Oggi si finanzia attraverso estorsioni nella regione basca e nella vicina Navarra.

 

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