«Zingaretti venga in aula a spiegare». Le “10 domande ” di Storace

3 Ago 2015 11:23 - di Redazione

Nicola Zingaretti deve chiarire in Aula. Si fa più pesante il pressing sul governatore del Lazio, tirato in ballo dall’inchiesta de La 7 insieme ad altri “nomi nuovi” che Salvatore Buzzi avrebbe riferito agli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale. I capigruppo del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Destra, Nuovo Centrodestra e Lista Storace hanno annunciato la richiesta di mettere la vicenda al primo posto all’ordine del giorno della capigruppo convocata in queste ore. Il presidente «venga in aula a spiegarci alcuni aspetti di questa vicenda, soprattutto per rispetto del Consiglio e dei cittadini».

Il pressing su Zingaretti

Dieci domande secche, rese pubbliche dalla propria pagina Facebook. È l’ultima iniziativa di Francesco Storace, non soddisfatto delle smentite di Zingaretti. «Mafia Capitale è una fogna in cui molti annaspano, ma non tutti. Ma restano questioni da chiarire – scrive Storace –- oltre che sul piano giudiziario, anche su quello politico e Zingaretti (mentre Marino tace e nessuno gliene chiede conto), dopo le novità raccontate dal capo della cooperativa 29 giugno, ha il dovere della chiarezza una volta per tutte». L’ex governatore del Lazio incalza con dieci richieste di chiarimento a partire dalla domanda delle domande, «è certo anche della condotta adamantina dei suoi uomini?».

Le dieci domande di Storace

«Zingaretti e molti altri uomini politici hanno avuto contributi da Buzzi. In cambio di cosa, visto il sistema messo in piedi dal boss?»,  chiede Storace domandandosi se è un puro caso che Buzzi esultò per la vittoria di Zingaretti alle regionali del 2013, come risulta dalle intercettazioni. «Quando querelerà effettivamente Buzzi?, incalza il leader della Destra. Tra le domande anche la richiesta di lumi sulla gara Cupè: «È vero o no che Zingaretti strinse un accordo con chi millantava di rappresentare l’opposizione per uno dei quattro lotti nello stesso momento in cui c’era chi come me chiedeva con un’interrogazione pubblica, formale, trasparente di revocare l’intero appalto?». Infine Storace chiede a Zingaretti se è a conoscenza che l’autorità anticorruzione di Cantone ha preteso la correzione di ben 45 punti della nuova gara Cup gestita dalla regione. E ancora a proposito di Sanità, il leader della Destra chiede conto su un accordo tra la maggioranza e un pezzo della minoranza anche sui sette lotti della gara da oltre un miliardo per il servizio multitecnologico nella sanità Insomma, conclude Storace «Come fa Zingaretti a garantire che non ci siano altri appalti compromessi da accordi come quelli di cui si parla nell’inchiesta Mafia capitale?».

 

 

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