Un sindaco ordina: «Vietato morire». E infligge sanzioni a chi non si cura
Vietato morire. Categoricamente. E se non prendete le medicine sono guai. Spopolamento? Calo demografico? Mali antichi, ma sempre attuali nel sud e non solo. Adesso, però, c’è chi, in Calabria, ha una propria, singolare, soluzione: vietare la morte, per legge. Anzi, per ordinanza sindacale. E con sanzioni per chi non si cura. Siamo a Sellia, borgo medievale a due passi da Catanzaro, noto per i resti del castello normanno che sovrastano l’abitato e per l’olio di oliva protagonista di un’affollata sagra di mezza estate. Qui il primo cittadino, Davide Zicchinella, giovane medico pediatra al suo secondo mandato, ha firmato un atto amministrativo – il n.11 del 5 agosto 2015 – in cui, espressamente, «si fa divieto di morire».
Vietato morire e… non si discute
L’iniziativa nasce dopo che, nonostante tagli e riduzioni di spesa e servizi sanitari determinati dalla condizione che vede la Calabria sotto regime commissariale, il primo cittadino e la sua compagine, sono riusciti ad attivare, in giugno, in convenzione con l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, un punto prelievi con annesso centro servizi sanitari. «La risposta dei nostri concittadini – dice entusiasta Zicchinella – è stata più che incoraggiante: cento persone, in un mese di attività della struttura, ne hanno usufruito per effettuare controlli. Un risultato non da poco che coglie lo spirito della nostra iniziativa. Da medico, peraltro – prosegue – non posso sottovalutare l’importanza che hanno prevenzione e tutela della salute in una comunità in calo demografico e con preponderante popolazione anziana dove ogni vita umana, se possibile, ha un valore ancora maggiore». E non è tutto: sempre l’Amministrazione comunale ha attivato un servizio navetta, a disposizione dei residenti, verso la più importante struttura termale della provincia. Con i suoi circa 500 abitanti, Sellia, rappresenta del resto una sorta di emblema dei tanti comuni minati da una progressiva desertificazione demografica. Un dato? Più del 60% della popolazione è costituita da anziani ultra sessantacinquenni con il risultato che, negli ultimi quindici anni, il paese ha perso quasi un terzo dei suoi abitanti. Divieto di decesso come provocazione, dunque? Anche. Nel testo dell’ordinanza, comunque, si esplicitano gli incentivi e le agevolazioni che saranno offerti ai cittadini che dimostreranno di tenere alla propria salute; viceversa è previsto un meccanismo sanzionatorio per coloro i quali, al contrario, dimostreranno disinteresse.