Sanità: la scure si abbatte su analisi, tac, risonanze e ricoveri ospedalieri

3 Ago 2015 15:43 - di Lisa Turri

Si lavora alla “riduzione degli sprechi” al ministero della Sanità: un piano dovrebbe essere presentato entro agosto e si tradurrà inevitabilmente anche in una sforbiciata ai servizi nonostante le rassicurazioni avanzate nei giorni scorsi dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. In cinque anni si dovranno recuperare almeno 10 miliardi. I tagli si abbatteranno anche su diagnostica e ricoveri. Secondo quanto anticipato da Il messaggero le degenze dovranno essere “accorciate” per tutte le patologie: il problema è che l’assistenza ospedaliera dovrebbe essere sostituita da servizi di assistenza nei quartieri che prevedano cure domiciliari e ovviamente non tutte le Regioni hanno provveduto in tal senso. Però i ricoveri durano troppo: per Lorenzin anche due o tre giorni in più in corsia vogliono dire miliardi.

Che succede per Tac, risonanze, ecografie

Altro settore sul quale ottenere risparmi è quello delle ecografie in gravidanza: troppe prescrizioni, un’abbondanza ingiustificata secondo Lorenzin che vuole arrivare a monitoraggi meno frequenti e in ogni caso legati allo stato di salute del bambino e della paziente. Prevista una revisione anche sulla diagnostica: Tac e risonanza saranno infatti a carico del paziente se vengono prescritte per un semplice mal di schiena. Lo stesso discorso per esami di routine come la verifica di colesterolo e trigliceridi: se non ci sono fattori di rischio il paziente dovrà pagare di tasca propria. Sulle scrivanie dei medici di base arriveranno i nuovi protocolli cui attenersi: previste penalizzazioni (si parla di decurtazione dello stipendio) per quei medici che abbondano in prescrizioni di analisi e farmaci che non siano strettamente legati ad opera di prevenzione o che non siano correlati a una specifica patologia.

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