La Borsa cinese va a picco, l’Europa trema ma regge la spallata asiatica
Borsa a picco in Asia e seduta molto pesante per le piazze cinesi, che si apprestano a chiudere con un brusco scivolone: Shanghai e Shenzhen sono arrivate a cedere il 5%. Secondo gli analisti incide poco l’attentato di Bangkok, mentre pesa l’ipotesi che il mercato immobiliare cinese migliore delle stime possa far ridurre le misure espansive di Pechino. Paurosa l’ondata di vendite in atto sulle Borse cinesi, scattate dopo che la banca centrale ha effettuato una gigantesca iniezione di liquidità per oltre 17 miliardi di euro con operazioni pronti contro termine: il listino di Shenzhen ha sfiorato una perdita del 7%, Shanghai cede oltre il 6% mentre i listini europei tengono (Milano -0,3%). Nonostante la partenza incerta per Piazza Affari, in linea con le altre Borse europee, le piazze continentali non stanno guardando al crollo dei listini cinesi, ritenuto al momento per ragioni “locali”, tanto che Londra prova a tenersi sopra la parità. L’indice Ftse Mib perde lo 0,1% con Mps in calo di mezzo punto percentuale e tutte le banche piatte. In ribasso Fca (-0,3%), tiene Mediaset (+0,4%).