Grasso entra in tackle su Renzi e gli toglie la palla sulla riforma del Senato
Pietro Grasso manda in brillazione Matteo Renzi. Il presidente dei senatori, come riporta Repubblica, dopo un’estate passata consultare costituzionalisti e a spulciare codici e leggi, ha maturato l’intenzione di sancire l’emendabilità dell‘articolo 2 della riforma del Senato. In sostanza, si potranno proporre emendamenti anche all’articolo centrale del “nuovo Senato” proposto da Renzi e Maria Elena Boschi, quello che prevede la non eleggibilità dei futuri senatori. Grasso s’appresta a comunicare la sua decisione al governo, mentre in via informale ha già informato Mattarella. Se questa volontà si dovesse realmente concretizzare per il premier sarebbe un disastro: proprio su questo punto, infatti, Renzi ha sempre detto di voler blindare la riforma e di non essere disposto a trattare. La partita è aperta e per Renzi si profila una querelle che potrebbe creare seri problemi al governo.
Grasso e l’emendabilità dell’articolo 2 della riforma
A spingere Grasso a voler dichiarare emendabile l’articolo 2 della riforma è un errore grammaticale, una leggerezza o una svista nella redazione del testo approvato a Palazzo Madama e poi alla Camera: mentre il ddl Boschi originale prevedeva l’elezione dei senatori “nei” Consigli regionali, il nuovo testo afferma l’elezione dei senatori “dai” Consigli regionali. Un errore che potebbe costare caro a Renzi. Tecnicamente, infatti, non si tratterebbe più di una “doppia lettura conforme” e si obbligherebbe il Senato a rivotare l’articolo, aprendo la strada agli emendamenti della minoranza dem e dell’opposizione. Per eviatare il peggio, secondo il retroscena raccontato da Repubblica, pare che il premier si sia già mosso e abbia già organizzato un faccia a faccia risolutore con Pierluigi Bersani che guida l’opposizione interna.