Fondi Ue per il Mediterraneo. C’è anche la Val d’Aosta, ma che c’entra?

1 Ago 2015 17:43 - di Alberto Fraglia

Ecco un’altra “perla” delle spese che si fanno in Europa. Ci riferiamo alla notizia del finanziamento della Ue per contribuire al consolidamento della “identità mediterranea”, un’azione contenuta nel Programma comunitario Med-Mediterraneo che, ad una prima lettura, non è niente male. In fondo, programmi culturali, e non solo culturali, che aiutino a preservare storia e specificità dei luoghi, soprattutto di quell’area incantevole, densa di tradizioni, baciata dal sole e accarezzata da un mare solcato, nei millenni, da popoli di ogni razza e le più varie provenienze, città, palazzi, fortilizi e cattedrali che occhieggiano distese azzurre con solenne maestosità e intramontabile bellezza, sono programmi che meritano tutta la nostra approvazione.

Il programma Ue per il Mediterraneo

Lo studio del genus loci. Rovistare nella memoria del tempo che fu. Perdersi tra le volte dei campanili. Girovagare nella filiera architettonica che descrive gusti, grandezza, sapienza e cultura di terre di cui avvertiamo il piacevole odore e compenetriamo l’essenza. E ancora: stili , costumi, usanze, riti,  incasellati in racconti, narrazioni, storie domestiche e popolari. Una dimensione comunitaria che trascende e compenetra genti diverse, eppure unite da alcuni tratti mediterranei frutto di scambi, migrazioni, contaminazioni, conflitti. Il caleidoscopio che riflette in una luce affascinante le mille sfaccettature di un Sud europa spesso deriso e abbandonato a se stesso. Tutto questo – ripetiamo – rappresenta qualcosa di entusiasmante, che merita rispetto, dignità, tutela e valorizzazione insieme.

Nel programma Ue anche la Valle d’Aosta

Ma i bello, di un pur encomiabile “consolidamento di identità mediterranea”, viene quando leggiamo che per l’Italia la novità è rappresentata dall’inserimento della Valle d’Aosta tra le aree ammissibili al programma. Quale attinenza la Valle ‘Aosta abbia con la geografia e la storia del Mediterraneo è davvero arduo comprendere. Eppure, volete scommettere che su quei fondi stanziati (275,9 milioni di euro), ci sarà spazio per finanziare anche un progetto di quella Regione ? Scommettiamo? Con tanti saluti al cataclisma del Mezzogiorno descritto di recente dalla Svimez, alle litanie sulla pressione fiscale fuori controllo che va a finanziare una spesa folle, ai buchi nei bilanci della sanità e ai servizi che, nel Sud, sono ormai da terzo mondo.

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