Droga, è allarme supermarijuana: ha il 400% in più di principio attivo

6 Ago 2015 12:15 - di Valeria Gelsi
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Non solo Amnèsia. A Napoli ora scatta l’allarme per la supermarijuana, una “canna” che ha il 400% in più di principio attivo rispetto alle normali varietà. A scoprire la nuova droga sono stati i carabinieri nel corso di un’operazione nel rione Traiano, periferia est della città, che ha portato all’arresto di un uomo di 53 anni.

Un arresto in flagranza di reato

L’uomo, Ciro Gargiulo, è stato arrestato in flagranza di reato, subito dopo aver venduto la droga a due ragazzi, che l’avevano pagata il doppio del prezzo conosciuto della marijuana: 15 euro al pezzo. Fin dalle prime analisi, fatte sul posto con un reagente per cannabinoidi, è emersa l’anomalia di questo nuovo prodotto immesso sul mercato. Poi, i test del Laboratorio analisi sostanze dei carabinieri hanno confermato che si trattava di una supermarijuana, caratterizzata da una concentrazione di principio attivo, il Thc, pari al 16% ovvero il 400% in più rispetto alle normale canne, in cui la sostanza è presente al 3-4%.

Le canne non sono più “droghe leggere”

Secondo gli investigatori, una concentrazione così elevata di Thc potrebbe essere stata ottenuta grazie a una selezione particolare di piante probabilmente trattate in fase di coltivazione seguendo procedure che stimolano la produzione di principio attivo. La scoperta conferma gli allarmi che da tempo vengono lanciati dagli esperti e dagli addetti ai lavori del contrasto alla droga: le “canne” non sono più quelle di dieci anni fa e non possono più essere liquidate come droghe leggere.

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