Clandestini, l’emergenza si allarga: ora anche la Macedonia chiude le frontiere
È emergenza clandestini in tutta Europa: adesso anche il governo di Skopje chiude le frontiere,preoccupato dal massiccio esodo proveniente dalla Grecia. Poche ore fa la Macedonia ha avvertito che mancano i treni per il trasporto delle migliaia di rifugiati siriani diretti verso l’Unione europea, e ha detto che ha esortato i suoi vicini per aiutare a combattere la «situazione allarmante». Lo scrive quotidiano Utrinski. «La compagnia ferroviaria macedone non ha più capacità di portare tutti coloro che vogliono viaggiare verso paesi dell’Europa occidentale», ha detto il capo della Ferrovie dello Stato Nikola Kostov per il canale televisivo Telma. «La situazione è allarmante», ha aggiunto Kostov, riferendosi ad un afflusso di migranti che ha già portato migliaia di rifugiati nella città macedone di Gevgelija, al confine con la Grecia, dove prendono i treni per proseguire a nord verso la Serbia (che sta costruendo un muro anti-clandestini in cooperazione con l’Ungheria) e, infine, l’Unione europea. Kostov ha detto che la Macedonia aveva chiesto ai Paesi vicini e altri nella regione a inviare più treni, ma nessuno aveva risposto finora. «Tutte le nostre risorse sono state esaurite e sarà solo peggio nei prossimi giorni», ha detto Kostov, perché una nuova ondata di profughi provenienti dalla Grecia è prevista per la fine settimana.
La Macedonia non riesce più a gestire l’emergenza
Così il governo ha deciso di chiudere le frontiere. La polizia ha bloccato l’autostrada Skopje-Atene fermando i clandestini nella terra di nessuno. Nei giorni scorsi si era assistito a vere e proprie scene da far west, con gli immigrati che prendevano d’assalto le carrozze dei convogli ferroviari. Il governo macedone ha fatto sapere che ricorrerà all’esercito per tenere sotto controllo la situazione. Da notare che dalla Macedonia provengono migliaia di richieste di asilo verso la Germania. I clandestini vogliono raggiungere il Nord Europa, e la via più breve è quella che passa attraverso i Balcani. Dall’inizio dell’anno i Grecia sono arrivati circa 160mila immigrati, di cui 20mila solo nell’ultima settimana, e la pressione si sta facendo insopportabile per Paesi come la Grecia stessa, la Macedonia e la Serbia, questi ultimi due neanche membri dell’Unione europea. Il ministro dell’Interno macedone Kotevsky ha fatto sapere che l’esercito sarà dispiegato innanzitutto per tranquillizzare a proteggere la popolazione locale, e in secondo luogo per capire quanti siano i veri rifugiati e di cosa abbiano bisogno.