Catania, lo sfogo della figlia: «Non voglio scuse, Renzi deve spiegare»

31 Ago 2015 12:05 - di Redazione

Delle scuse di Renzi non sa proprio che farsene. «Renzi venga qui e mi spieghi, mi dia delle risposte, delle sue scuse non so che farmene, i miei genitori sono morti, è anche colpa dello Stato». Rabbia,  lacrime e un’accusa lucidissima alla politica.  A parlare è Rosita Solano, una delle figlie di Vincenzo e di Mercedes Ibanez, la coppia massacrata nella propria villetta a Palagonia, nel catanese, per mano di un extracomunitario della Costa d’Avorio. Rientrata da Milano, dopo avere ricevuto la notizia, la donna punta l’indice sulle responsabilità politiche della tragedia che vede colpevole un immigrato del maxi centro di accoglienza di Caro di Mineo lasciato allo sbando. Responsabilità che hanno un nome e un cognome. A partire dalla baldanzosa politica dell’accoglienza senza se e senza ma del presidente del Consiglio.

Lo sfogo contro Renzi

Lo Stato è responsabile e complice della catena di violenza che si genera e si autoalimenta dalla sottovalutazione del fenomeno dell’immigrazione crescente. «Il governo italiano, il popolo italiano è messo in balia di tutta questa gente – ha proseguito con la voce rotta dal pianto la figlia di Solano –  perché non fanno altro che accogliere, accogliere ma non si accoglie per accogliere. Vengono qui a rubare, ad ammazzare. Il governo, i ministri chi lo sa, prendono soldi in cambio di questi umani e poi rimangono in Italia, a fare che cosa? Ad essere accolti nei centri di accoglienza dove sputano sul piatto che gli si viene dato? Vengono a maltrattare le persone che li ospitano? Vogliono questo, vogliono quello…».

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