Ancora uno stupro, stavolta a Roma. Salvini: «Castrazione chimica»

6 Ago 2015 15:14 - di Eleonora Guerra
stupro

È stato arrestato l’uomo ritenuto colpevole dello stupro di una ragazza di 18 anni al Pigneto, a Roma, la sera del 20 luglio, sotto la minaccia di un coltello. Si tratta di un tunisino di trent’anni senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine. L’identificazione è stata possibile grazie alla descrizione fornita dalla vittima e dai primi soccorritori, alcuni dipendenti Atac che sono riusciti a vederlo poco prima che fuggisse.

Far West Pigneto

La ragazza è stata violentata nei pressi del deposito degli autobus di via Cavallini. I due si erano incontrati poco prima al Pigneto, la zona dove a fine luglio c’è stata la rivolta degli spacciatori contro i controlli dei carabinieri. Avevano scambiato quattro chiacchiere e fatto una breve passeggiata, durante la quale l’uomo ha realizzato l’aggressione trascinando la giovane in un luogo appartato e minacciandola con un coltello.

Lo stupro di Ostia e quello di Parma

Solo l’altro giorno due rumeni di 34 e 35 anni, anche loro senza fissa dimora e con precedenti, sono stati arrestati a Ostia per aver sequestrato e violentato una ragazza polacca di 24 anni per due giorni. Nella stessa giornata, inoltre, da Parma era arrivata la notizia di una violenza sessuale su una ragazzina di 16 anni attirata con l’inganno in una casa da un suo amico, mentre andava a una cena di classe: il ragazzino, che avrebbe agito sotto minaccia, le ha rubato la borsa e per averla indietro la vittima è entrata nell’appartamento in cui ha trovato i suoi aguzzini, tre giovani di 23, 19 e 17 anni. I due maggiorenni sono stranieri. Inoltre, viste le modalità con cui hanno agito, gli inquirenti non escludono che siano stati protagonisti anche di altre violenze ai danni di ragazze della provincia di Parma.

Salvini: «Castrazione chimica per questi schifosi»

«Violentata a 16 anni da tre schifosi, in provincia di Parma. Due di questi, maggiorenni, sono in carcere a Bologna, il terzo in una comunità. Uno che fa una cosa del genere non deve più poterlo fare per il resto della vita: castrazione chimica!», ha scritto Matteo Salvini sul suo profilo Facebook, rilanciando una vecchia battaglia della Lega e chiosando: «P.s.: I due maggiorenni sono stranieri, ma è solo un caso…».

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