Ininfluenti in Patria, ma tutti ad Atene: ecco il soccorso italiano a Tsipras

1 Lug 2015 12:34 - di Guglielmo Federici

Il soccorso rosso va ad Atene, in marcia! “#TuttiAdAtene Il potere al popolo, non alle banche” è il grido di battaglia lanciato su Twitter dal leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo che annuncia che domenica 5 luglio, giorno del referendum per il popolo ellenico, volerà in Grecia ad «abbracciare Tsipras». Grillo cavalca la rivolta contro l’Euro. La speranza è festeggiare in piazza Syntagma l’esito del referendum chiesto dal premier greco Tsipras sul piano dei creditori per il rientro del debito ellenico. Un integralista delle decisioni prese dal basso, dalla Rete, come Grillo, non si interroga neanche  per un attimo se dare ai cittadini ellenici la patata bollente di una decisione così complessa, che richiede molti requisiti economici che la maggior parte dei cittadini non ha, sia un segno di irresponsabilità unito a demagocia e populismo. Figuriamoci. La demagogia di Tsipras è comunque un assist per chi conta poco o nulla in Patria.

Sel, sinistra Pd, De Magistris: tutti con Tsipras

Ma non sarà da solo, Grillo. Ad Atene anche Sel e sinistra Pd si ritroveranno nell piazza del Parlamento a dare manforte a Tsipras. Igreci non aspettavano altro che farsi confondere ancora un po’… Infatti, nella capitale greca sarà presente anche una delegazione di Sel, guidata da Nicola Fratoianni e Arturo Scotto, che già alle Europee si era presentata con il simbolo “Insieme per Tsipras”, oltre che una piccola pattuglia di parlamentari della sinistra ex Pd. Amche il sindaco arancione De Magistris si scatena: “Napoli con Atene” “Napoli con la Grecia, l’Europa si costruisce con i suoi popoli”: questo lo striscione che da oggi è esposto ai balconi del secondo piano di Palazzo San Giacomo, sede della giunta partenopea. Da un lato c’è il simbolo del Comune di Napoli, dall’altro riprodotta la bandiera ellenica. “Non bisogna seguire i capitali finanziari ed i grandi banchieri – dice il sindaco Luigi de Magistris – così non si va da nessuna parte. L’Italia e la Grecia sono accomunati dalla storia, e Napoli e la Grecia, in particolare». Tutti con Tsipras appassionatamente e demagogicamente. Nessuno che si chieda a che età vadano in pensione i Greci, a 50 anni; nessuno si chiede se nello sfiancante tira e molla con l’Europa, Tsipras si sia preoccuopato di fare qualche riforma strutturale, e via discorrendo. Siamo tutti con i greci, naturalmente, ma la demagogia di Tsipras è orami venuta a galla. Alla sinistra della sinistra, evidentemente, basta e avanza per “esserci” ad Atene…

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