Sui “tagli” alla Sanità è scontro tra il ministro Lorenzin e le Regioni
Il giorno dopo lo stop dei lavori al Senato per mancanza del numero legale e la conseguenze figuraccia della maggioranza di governo torna a farsi teso il rapporto tra regioni ed esecutivo sui “tagli” alla Sanità. Da una parte il ministro Lorenzin che non vuol sentir chiamare “tagli quelli che per lei sono solo misure di “efficientamento”, dall’altra i presidenti di Regione, Zaia e Maroni in testa, che non ci vedono chiaro e temono che il sistema salti. ”Voglio dire con chiarezza – afferma il ministro Lorenzin – che sono contraria a nuovi tagli al Servizio sanitario. Dico ‘no’ a qualunque ipotesi di taglio, che al momento non c’è. I risparmi non sono tagli”.”Difenderò il fondo sanitario così com’è per il 2016 – ha aggiunto – e l’applicazione del Patto per la salute, che prevede che i risparmi non sono tagli: i risparmi che vengono effettuati grazie a misure di maggiore efficienza, infatti, vengono reinvestiti nel Servizio sanitario, e noi abbiamo già quantificato questo risparmi in 10 miliardi in 5 anni”. Al momento, spiega il ministro della Salute, ”non ci sono ipotesi di taglio, non mi risulta e ciò non mi è stato ventilato”.
Lorenzin: “Sul fondo Sanità le Regioni hanno sbagliato”
Va chiarito, afferma, ”che il governo non ha deciso di tagliare la Sanità; il governo ha posto dei tagli agli enti locali e le Regioni hanno deciso che avrebbero rinunciato all’incremento del fondo sanitario. Nella legge di stabilità non c’era un taglio alla sanita’ e il governo non ha chiesto alle Regioni di tagliare la sanita”. Il punto, chiarisce, ”è che le regioni avevano un taglio di oltre 4 mld e hanno deciso, non riuscendo a sostenerlo, di intervenire sul mancato incremento del fondo sanitario, e su questo punto io ho sempre detto di essere in disaccordo. Per me non era quella la strada”. Ma è proprio su questi punti che i governatori non la pensano allo stesso modo. Intanto, non c’è alcuna certezza che gli eventuali risparmi restino all’interno del sistema sanitario. Su questo elemento dovrebbe fornire assicurazioni l‘Economia. Ma da quelle parti si pensa solo a far cassa. Quanto al merito dei “tagli”, il governatore del Veneto, Luca Zaia, lancia una sfida: “Il ministro Lorenzin dice che non saranno tagli lineari ma razionalizzazioni? E allora dica che si useranno i costi standard. Dica che i costi per un certo bene o servizio saranno omogenei in tutta Italia”.