Roma, l’assessore Esposito si presenta con uno strafalcione di italiano
«Ho appena firmato la nomina ad assessore del Comune di Roma. Un grande orgoglio, un’enorme impegno, una grande sfida». Quell’apostrofo di troppo di Stefano Esposito, nuovo assessore ai trasporti della giunta Marino, ha già fatto il giro del web. Uno strafalcione grammaticale da segnare con la matita blu, che si aggiunge alle perplessità, ben più pesanti che già si riversano sulla scelta del sindaco Ignazio Marino. Esposito, nato a Moncalieri, risiede a Torino e ha incentrato la sua attività politica e la sua militanza appunto in Piemonte. Tanto da avere ricoperto incarichi politici in Provincia di Torino e da avere fatto del suo cavallo di battaglia il tratto ad alta velocità Torino-Lione, diventando il bersaglio privilegiato del movimento No-Tav. Curioso, quindi, che il sindaco Marino, che è genovese e che ha trascorso buona parte della sua vita negli Stati Uniti, abbia reiterato nell’errore di puntare su persone che di Roma non sanno assolutamente nulla. Esposito, che vive a Torino, è infatti costretto ad avere la scorta dopo le minacce dei movimenti No-Tav. Facile supporre, quindi, che il nuovo assessore Esposito non abbia mai preso un bus, un tram o la metro a Roma in vita sua. E quindi per risolvere i drammatici problemi dei trasporti e della viabilità nella Capitale, Marino punta su un burocrate del Pd che penserà a Giulio Agricola come a uno dei sette re di Roma e non come a una fermata della metro A. Insomma, non è esagerato chiedere un assessore ai trasporti che conosca i trasporti. Ma, soprattutto, non è esagerato chiedere un assessore della Capitale d’Italia che conosca almeno l’italiano.