Nucleare iraniano, Netanyahu: «L’accordo avvicina la guerra»
Nuova bordata oggi alla Knesset di Benyamin Netanyahu contro l’accordo di Vienna sul nucleare iraniano. “Dicono che esso ha sventato una guerra”, ha osservato il premier israeliano alludendo alle parole di Obama. “Non è vero: esso avvicina la guerra. E molti concordano con Israele nel vederne i pericoli”. Isomma, Israele non ci sta. A Tel Aviv non pensano affatto che l’evoluzione della situazione a seguito dell’accordo sia positiva. E ciò nonostante le rassicurazioni e le pressioni americane. Nel frattempo c’è da rilevare che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha dato il via libera alla risoluzione che recepisce l’accordo sul nucleare raggiunto a Vienna tra il Gruppo 5+1 e l’Iran e ne sollecita la piena attuazione. Il testo, adottato all’unanimità, porrà fine a tutte le altre risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sulla Repubblica Islamica in vigore dal 2006: questo nel momento in cui l’Aiea presenterà una relazione che dovrà certificare il fatto che Teheran ha rispettato i termini dell’accordo. Le sanzioni attualmente in vigore verranno gradualmente rimosse, ma saranno immediatamente ripristinate se Teheran violerà l’intesa. Se invece gli impegni sul nucleare iraniano verranno rispettati le misure restrittive termineranno dopo dieci anni dall’adozione della risoluzione. Il documento non entrerà in vigore prima di 90 giorni dopo il via libera del Consiglio di Sicurezza Onu, a meno che una data precedente sia convenuta di comune accordo. Nel testo vengono elencate 36 persone ed entità riconducibili alla Repubblica Islamica che non saranno più soggette a restrizioni, come il congelamento dei beni o il divieto di viaggio. Viene mantenuto invece l’embargo sulle armi per 5 anni e quello sulla tecnologia necessaria per i missili balistici per 8 anni.