Mose, consulenze milionarie ai soliti boiardi: nella lista 7 ex manager Anas
«Perché nella lista dei collaudatori di una diga ci sono almeno sette ex manager Anas e almeno 36 dirigenti dello stesso ministero delle Infrastrutture? Cosa c’entrano un magistrato e un esperto di conti nel collaudo di una diga?». La domanda inquietante se la pone Sergio Rizzo sul Corriere della Sera firmando un’inchiesta che lascia di sale: per i collaudi milionari del Mose di Venezia sono stati dati soldi pubblici a 130 consulenti, tra cui i soliti boiardi di Stato. I soldi sono tanti e «fa impressione soltanto a scriverle, le cifre. Ma nel conto astronomico del Mose di Venezia, il sistema delle dighe mobili concepito per difendere la laguna dall’acqua alta investito anch’esso dallo scandalo della corruzione, si trovano numeri ancora più strabilianti», leggiamo nell’articolo. Si tratta di incarichi antecedenti allo scandalo e al commissariamento. Ma questa lista apre uno squarcio sul mondo dei lavori pubblici che è davvero «raccapricciante. Tutto legale, s’intende. Ma non per questo meno sconcertante». Scorrendo questo elenco troviamo conflitti di interessi che gridano vendetta. Ecco qualche nome della lista dei boiardi di stato “gratificati” dall’incarico di collaudatori:
1 – Vincenzo Pozzi, ex presidente dell’Anas: 1 milione e 127mila euro
2 – Pietro Ciucci, ex presidente dell’Anas: 762mila euro
3 – Piero Buoncristiano, ex dirigente Anas: 562mila euro
4 – Massimo Averardi, ex dirigente Anas: 242mila euro
5- Francesco Sabato, ex dg dell’Anas: 394mila euro
6 – Mauro Coletta, ex dirigente Anas: 321mila euro
7 – Eutimio Mucilli, ad del Quadrilatero Marche Umbria: 223mila euro
8 – Francesco Errichiello, consulente per l’Exp0
9- Bernadette Veca, dg al ministero delle Infrastrutture: 405mila euro
10 – Vincenzo Fortunato, ex dg del ministero dell’Economia: 552mila euro
11 – Walter Lupi, commissario del Terzo Valico: 195mila euro
12 – Mario Basili, revisore dell’Agenzia del farmaco: 99mila euro
Ultima chicca: «Arrivati al Consorzio Venezia nuova, i commissari hanno scoperto che era stata già costituita la commissione per il collaudo finale di tutta l’opera. E da chi era composta? Da tre persone: Fortunato, Ciucci e Pozzi. Un magistrato (Fortunato), un esperto di finanza (Ciucci) e un solo ingegnere (Pozzi). Le nomine sono state immediatamente revocate. Ma Fortunato non ha abbozzato. Per 15 anni magistrato del Tar, ha impugnato la revoca davanti al Tar, che l’ha rigettata indicando la competenza del giudice ordinario».