Anche “Le Monde” boccia Marino: «A Roma desolazione ovunque»

28 Lug 2015 13:28 - di Carlo Marini

Dopo il New York Times arriva Le Monde. «Dal quartiere di Bravetta, ad ovest, a quello di Centocelle, ad est, la capitale d’Italia sembra essere solo desolazione», scrive il giornale francese, in un lungo articolo dal titolo «Roma, la degradata». Il prestigioso quotidiano con sede a Parigi, una delle metropoli d’Europa che ha fatto dell’amor proprio e del decoro pubblico una delle chiavi del suo successo attestandosi come la capitale più visitata al mondo, elenca alcuni dei problemi che affliggono la città eterna, dai «sacchi dell’immondizia lasciati in un angolo di strada, sventrati dai gabbiani», fino alle «buche in strada, l’erba che cresce tra i sampietrini». E poi i cantieri abbandonati, le file di attesa all’aeroporto di Fiumicino, i giardini pubblici arsi dal sole, i guasti e i ritardi di bus e metropolitane. «Caos organizzato? Incuria cronica? Menefreghismo generalizzato? Già messa male, la reputazione della città è oggi vicina allo zero», conclude il giornale. L’articolo, firmato da Philippe Ridet, corrispondente da Roma del quotidiano della gauche francese, non ha mai lesinato critiche alla giunta Alemanno e riconosce a malincuore il disastro firmato dal Pd attraverso il suo sindaco, Ignazio Marino. Non a caso, come a giustificarsi con i suoi lettori, Ridet sottolinea che la campagna di informazione sul degrado della Città eterna è partita dal quotidiano «della gauche italiana, la Repubblica». Come a lavarsi la coscienza dall’accusa di remare contro i “compagni italiani”.

Le Monde arriva dopo il New York Times

All’estero la cattiva reputazione di Roma è diventata addirittura materia per un sondaggio del quotidiano americano New York Times. Il sito del prestigioso quotidiano Usa vicino alle posizioni dei democratici di Obama, ha lanciato un vero e proprio sondaggio sul declino della città, invitando tutti quelli che ci vivono o l’hanno visitata a lasciare un commento. «Ho vissuto a Roma per molto tempo negli anni ’80 e ci sono tornato di recente – racconta Freethemoose dal New England – un gran numero di immigrati con poche speranze di integrarsi nella società italiana, aumento della criminalità e del traffico di droga, turismo di massa. Roma una volta era una delle città più sicure d’Europa, ma non lo è più. Oppressa dalla spazzatura e dal crimine e mal governata. Fa pensare alla New York degli anni ’70». In attesa di un sindaco alla Rudolph Giuliani, che seppe rilanciare la Grande mela con la politica della “tolleranza zero”. E Marino non è Giuliani.

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