Madrid, il sindaco di Podemos guarda indietro: via tutti i nomi legati a Franco
L’arrivo al comune di Madrid del nuovo sindaco Manuela Carmena eletta con Podemos sarà presto molto visibile. Niente ricette anti-crisi per i madrileni, niente è più ugente che demolire i simboli del franchsmo in un’Europa falcidiata dalla mancata crescita e col fiato sospeso in attesa delle ripercussioni greche. La nuova era targata Podemos è in realtà molto vecchia. Tutti i nomi di strade e piazze della capitale spagnola che abbiano qualche riferimento al franchismo spariranno e al loro posto ci saranno denominazioni scelte tra quelle proposte dagli abitanti e dalla società civile.
È stata la portavoce della nuova giunta Rita Maestre a confermare questo orientamento anche se mancano ancora piani precisi sulla sua realizzazione. Un progetto questo legato alla volontà di rispettare appieno la legge sulla memoria storica del 2007, approvata dal governo Zapatero. Già simboli e statue legate al periodo della dittatura franchista (1939-1975) erano stati rimossi, ma, secondo l’Associazione per il rispetto della memoria storica, ci sono ancora 170 strade di Madrid che portano nomi legati a quell’epoca. Addirittura Ana Botella, il precedente sindaco del Partito popolare di Madrid, era stata denunciata insieme ad altri 37 primi cittadini nel paese, per aver mantenuto simboli della dittatura in città. Evviva il nuovo che avanza. Con Podemos alla guida di molti comuni, oltre la capitale Madrid, si guarda di nuovo all’indietro, a quella legge della memoria storica che si basa su una forma di paranoia ossessiva nel voler interpretare gli avvenimenti del presente con le chiavi politiche del periodo repubblicano e della guerra civile, come se la Spagna e gli spagnoli fossero ancora quelli di ottant’anni fa.