“La legge Serverino è servita solo a colpire Berlusconi”, tuona la Carfagna

3 Lug 2015 8:45 - di Redazione

«Qua si stanno colpendo le fondamenta dello stato di diritto. La Severino, per quanto da correggere, è una legge. Ma la legge o si applica per tutti o non si applica per nessuno». Sta per dire che con Berlusconi è stata applicata mentre per De Luca… «Siamo di fronte a uno spettacolo inquietante. Per De Luca stiamo assistendo alla vittoria del diritto “partenopeo” su quello italiano. Com’era stato per de Magistris. In attesa del giudizio di luglio, ieri un giudice napoletano ha optato per la sospensione della sospensione deUa sospensione. Tré passaggi in uno. Con una celerità quantomeno sospetta».

Carfagna attacca: “De Luca salvato e Berlusconi affondato”

Mara Carfagna — deputato di FI, ex ministro e concittadina di Enzo De Luca — attacca sul pronunciamento che ha rimesso in sella il governatore campano. E apre – su “Il Corriere della Sera” – alle «doverose modifiche» alla legge Severino che, secondo lei, «Renzi non farà perché ha paura della reazione degli elettori». Torniamo alla decisione del tribunale di Napoli. «Può immaginare quello che penso della legge Severino. Però, me lo faccia dire, assistiamo all’ennesima invasione dei giudici nel campo della politica. Tra l’altro, e lo ripeto, la velocità con cui si sono espressi è quantomeno sospetta. Con gli esponenti del centrodestra, chissà perché, non accade mai».

“Severino norma immaginata solo per far fuori Berlusconi”, spiega la Carfagna

Non vorrà riproporre la teoria dell’accerchiamento a Berlusconi da parte dei giudici? «Basta mettere in fila quello che è successo negli ultimi giorni. Dalla storia dell’accompagnamento coatto di Berlusconi al processo di Bari, alla faccenda del Ruby ter. Se a queste cose aggiungiamo che la Severino s’è dimostrata una norma per colpire solo il nostro presidente, lo schema è completo. Segno che chi sognava finalmente la normalizzazione del rapporto tra i poteri dello Stato deve arrendersi di fronte all’evidenza che è tutto rimasto come negli ultimi vent’anni».

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