Ismaele, atroce la ragazza del killer: «L’ha sgozzato per amore»

24 Lug 2015 13:39 - di Francesca De Ambra

Nulla può essere più raccapricciante della morte violenta di un 17enne, crocifisso e sgozzato da un suo quasi coetaneo per futili (ed infondati) motivi di gelosia. Nulla, certo. Anche se a volte è quasi impossibile non definire raccapricciante anche la superficialità con cui si reagisce ad un fatto come questo. È il caso di Ambera (Ambra per gli amici) Saliji, la ragazza macedone per la quale Igli Meta – con la complicità di un suo amico, anch’egli di origine albanese – ha ucciso Ismaele Lulli in quel di Sant’Angelo di Vado, nel Pesarese.

Ambra: «Aspetterò Igli per tutta la vita»

Davanti ai giornalisti Ambra ha trovato parole solo per l’assassino. «Lo aspetterò per tutta la vita», ha detto come si trattasse di un emigrato e non di un balordo sanguinario. E la vittima, il povero Ismaele finito sotto terra solo perché interessato ad una ragazza – proprio lei – della sua stessa età? Ambra ne parla quasi con fastidio («ora è acqua passata»), quasi fosse un peso ingombrante nel più breve tempo possibile. Teme, infatti, che possa essere ora la sua ombra o il suo ricordo a frapporsi tra lei e Igli: «Sì, qualche volta si presentava lì (all’Università di Urbino, ndr). Se era spesso da quelle parti – aggiunge quasi a mo’ di rimprovero – significa che a scuola non ci andava. Ma lasciamo stare. Ora è acqua passata, devo fare i conti con il mio futuro». Il resto della conversazione con la stampa, è tutta una trincea scavata a protezione dell’amato assassino, definito «ragazzo dolce, solo accecato dalla gelosia».

Nessuna parola di dolore per Ismaele, la vittima

Ambra – almeno stando al suo racconto – è la prima persona che Igli ha chiamato dopo il delitto. Ma neppure a confessione di un atto così agghiacciante è riuscita a far vacillare il suo amore: «Non riuscivo a crederci, non era cosa da lui». Altro non ha provato, Ambra. Neppure ha pensato al dolore della famiglia, soprattutto della madre, di Ismaele. Ha invece «sentito tanto di quel razzismo» da esserne rimasta impressionata. Della serie, piccoli mostri crescono.

 

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