Immigrazione: Alfano fa la guerra ai prefetti, ma non ai trafficanti
Il dubbio che ci sia qualcosa che non va nel modo in cui il governo e il suo ministero in particolare stanno gestendo l’emergenza immigrazione non lo sfiora nemmeno. E ai prefetti, che hanno lanciato un grido d’allarme dicendo di sentirsi abbandonati, il ministro dell’Interno Angelino Alfano replica invitandoli a farsi da parte. Altrimenti, avverte, ci pensiamo noi.
Alfano se la prende con i prefetti “vigliacchi”
«Abbiamo fiducia nei prefetti, ma se c’è qualcuno che si spaventa, non regge l’urto e non ce la fa, faccia un passo indietro o lo sostituiamo noi», ha detto Alfano, per il quale «se singolarmente c’è qualcuno che si spaventa di fronte alle polemiche, non ha le spalle larghe per reggere l’urto di questa difficoltà, non ha l’abilità per organizzare in modo manageriale il sistema dell’accoglienza, lo dica chiaramente, faccia un passo indietro oppure ce ne accorgiamo noi e lo sostituiamo». L’allarme dei prefetti, una sorta di “ribellione” senza precedenti, però, non è stato lanciato da un singolo prefetto, ma dal presidente del sindacato di categoria, il Sinpref, Claudio Palomba, che ha sottolineato che «non è ammissibile essere oggetto di attacchi da parte di altri rappresentanti istituzionali e non essere difesi dal governo».
Per il Viminale non c’è alcuna emergenza
«Sul tema dell’immigrazione siamo in prima linea e qui ci stiamo letteralmente inventando un mestiere, facciamo perfino gli agenti immobiliari», ha detto tra l’altro Palomba che al ministro ha anche chiesto un incontro. Alfano, però, non sembra essere intenzionato a metterlo in agenda. D’altra parte, come rivelato dal capo dipartimento immigrazione del Viminale, il prefetto Mario Morcone, per il ministero dell’Interno non esiste nemmeno una emergenza immigrazione e la richiesta d’aiuto lanciata dai prefetti è questione che va derubricata a «polemica estiva». Il problema sarebbero, invece, come sostenuto dallo stesso Alfano i rappresentanti del territorio che hanno posto il problema dell’insostenibilità di una accoglienza indiscriminata. «Noi abbiamo sostenuto i prefetti in un momento in cui il sistema dell’accoglienza dei migranti ha avuto degli avversari», ha detto il titolare del Viminale, secondo il quale «è chiaro che tutto sarebbe stato più semplice se alcuni governatori avessero avuto il buon senso di dare una mano».
Tutta colpa della Lega…
Alfano ha puntato l’indice in particolare contro «un attacco volgare e violento da parte di Matteo Salvini e della Lega». «Quindi io sono dalla parte dei prefetti e mi rendo conto che essere insultati non è una cosa bella», ha chiosato il ministro, sorvolando sul fatto che l’allarme del Sinpref è arrivato all’indomani dell’annuncio della rimozione del prefetto di Treviso Maria Augusta Marrosu, rea in sostanza di non aver usato la mano sufficientemente dura nei confronti delle proteste del territorio. Di non essersi comportata, insomma, come Franco Gabrielli, che a Roma ha invocato la massima fermezza contro i cittadini che manifestavano e che poi sono finiti manganellati dalla polizia.