Grana Padano, balzo delle vendite in Spagna, Germania e Stati Uniti
Volano le esportazioni di Grana Padano, che nel primo quadrimestre mettono a segno un aumento del 10% per un totale di 660 mila forme. Il formaggio del consorzio che, col gemello parmigiano reggiano, vanta il maggior numero di imitazioni al mondo sta vivendo un momento particolarmente felice. E incontra il gusto di fasce sempre maggiori di consumatori. Boom in particolare per le vendite di Grana Padano negli Usa con +60%. Sono questi gli ultimi dati del Consorzio Tutela Grana Padano che, per quanto riguarda il mercato interno, nonostante la crisi, registrano una tenuta delle vendite, in particolare in supermercati, caseifici e il circuito della ristorazione horeca; in difficoltà, invece, ipermercati e discount. ”Da gennaio a giugno – spiega il presidente del Consorzio, Nicola Cesare Baldrighi – registriamo un’impennata particolarmente rilevante negli Stati Uniti dove, anche grazie agli effetti della rivalutazione del dollaro, il segno positivo dell’export aumenta del 60% con 67 mila forme commercializzate in soli quattro mesi”. Molto positivi anche i numeri che riguardano l’Unione Europea, in particolare in Germania e in Spagna con aumenti del 9%. Inevitabili, invece, gli effetti negativi dell’embargo in Russia dove si registra un calo nei consumi dell’80%, quantificabile in 3,8 milioni di euro. Quanto ai prodotti, il Consorzio registra una crescita costante ‘il grattugiato’, le cui vendite in un anno sono aumentato del 5%. Bene anche le proiezioni dei prossimi mesi spiega Stefano Berni, direttore generale del Consorzio, secondo il quale l’ultimo trimestre dovrebbe confermarsi positivo, anche perché il caldo di luglio ha compresso la produzione lattiera, aiutando ad alleggerire i magazzini e a predisporre il mercato del Grana Padano verso l’ultima parte dell’anno in modo incoraggiante. Bene anche il bilancio di metà Expo, dove i visitatori pongono il Grana Padano tra i prodotti alimentari più ‘ricordati’.