Canile lager scoperto vicino Milano: cuccioli al buio senza acqua né cibo

29 Lug 2015 15:25 - di Redazione

Canile lager scoperto vicino Milano. È durata tutta la notte l’operazione per liberare, registrare e portare in strutture adatte per curare i 65 segugi italiani prigionieri di un casale adibito a canile abusivo nei pressi della stazione della metropolitana di Gessate. Quando i carabinieri di Cassano d’Adda e il portavoce parlamentare M5S, Paolo Bernini, hanno cominciato il blitz hanno trovato i 65 cani rinchiusi in strutture abusive e fatiscenti, cuccioli morti, fattrici con cuccioli tenuti al buio totale, senza acqua e cibo. Nei guai è finito un cacciatore i cui segugi sono stati pluripremiati nei concorsi canini. Per l’uomo è scattata la denuncia per uccisione e maltrattamenti di animali, esercizio abusivo di professione, dal momento che il canile non aveva alcuna autorizzazione e gli animali erano destinati alla vendita, somministrazione di farmaci scaduti (molti quelli trovati nel casale dagli investigatori) e resistenza a pubblico ufficiale perché con i militari è andato in escandescenze. I carabinieri hanno anche riscontrato delle irregolarità nella custodia di tre fucili da caccia del proprietario del canile abusivo che sono stati sequestrati, per quanto fossero denunciati regolarmente. Così come sono stati posti i sigilli a tutto l’allevamento nel quale, oltre ai segugi, di trovavano anche animali da cortile: galline conigli e altri. I cani, una volta registrati e dopo aver ricevuto le prime cure, sono trasportati in una struttura idonea, indicata dall’associazione Eital (Ente italiano tutela animali e lupo) in attesa della convalida del sequestro da parte del magistrato. “Un ringraziamento dovuto va all’Arma dei carabinieri – scrive Bernini – che non solo ogni giorno si occupa della sicurezza dei cittadini, ma sempre più spesso viene da noi interpellata e, in qualità di Autorità di Pg super partes, si presta con impegno e responsabilità in controlli che dovrebbero spettare ad altri corpi preposti. Non a caso, gli interventi con i carabinieri portano sempre ad esiti positivi, a differenza di controlli eseguiti da differenti autorità”. È possibile per chiunque aiutare i cani sequestrati ad essere curati, assistiti e alimentati, collegandosi al sito: www.eital.it.

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