Allarme Inps: un buco di 13 miliardi. Ma per Boeri non c’è rischio per le pensioni
Nel 2014 l’Inps ha avuto un risultato economico di esercizio negativo per 12,7 miliardi e un disavanzo finanziario di competenza di 7,8 miliardi. Lo rileva l’Inps spiegando, però, che la sostenibilità del sistema di sicurezza sociale ”non è a rischio”. Il patrimonio netto è salito da 9.028 a 17.952 mld grazie al ripianamento dei debiti verso lo Stato dell’ex Inpdap di 21,7 miliardi. Secondo l’Inps il disavanzo finanziario di competenza 2014 di 7,8 miliardi deriva da risultati di segno opposto delle diverse gestioni amministrate.
Pensioni, la crisi colpisce in basso
La crisi economica in Italia ha colpito soprattutto la fascia di popolazione con redditi più bassi: in percentuale – sottolinea l’Inps nel Rapporto annuale presentato oggi – il decile più povero in termini di reddito della popolazione ha perso il 27% del reddito disponibile rispetto al 2008 a fronte di appena il 5% di perdita del decile più ”ricco”. La quota di persone povere è passata in 6 anni dal 18% al 25% della popolazione (da 11 a 15 milioni). La fascia di età più penalizzata è stata quella tra i 50 e i 59 anni.
L’ottimismo di Boeri
«Le regole del sistema contributivo consentono una certa flessibilità in uscita», ha detto il presidente dell’Inps Tito Boeri nel corso della presentazione del rapporto annuale dell’Istituto. «Flessibilità sostenibile – sottolinea Boeri – significa che chi va in pensione prima deve spalmare il montante contributivo su più mesi rispetto a chi va in pensione più tardi».