Tutto inutile, il Parma Calcio è fallito: gli acquirenti si sono dileguati
Tutto inutile. Il Parma Calcio è fallito. Le due cordate che sembravano pronte all’acquisizione si sono dileguate. Sciolte come neve al sole appreso l’ammontare del debito. E adesso il club calcistco potrà ripartire solo dai Dilettanti. Mesi di incontri, contatti, proclami non hanno prodotto alcunchè: nessuna offerta è stata avanzata per l’acquisto dei gialloblù che così salutano mestamente il calcio professionistico. Dopo l’abbandono delle due trattative private, le uniche imbastite con una qualche possibilità di successo, il giudice delegato non ha infatti potuto fare altro che dichiarare il fallimento societario. Dopodichè è toccato ai curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, che nel primo pomeriggio hanno comunicato non essere pervenuta alcuna offerta per l’acquisto dell’azienda sportiva. Finisce così nel peggiore dei modi l’agonia del Parma Calcio protrattasi praticamente per tutto lo scorso campionato. Agonia determinata da clamorosi errori di gestione e dall’alternarsi ai vertici societari di personaggi inquietanti e poco credibili. “Nelle prossime ore – si legge in una nota – i curatori si riuniranno con il Comitato dei Creditori e il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato per le necessarie determinazioni in merito alla procedura fallimentare e all’esercizio provvisorio dell’impresa”. Nessuna offerta significa che il destino della società gialloblù è ormai segnato: niente serie B. Se ci saranno le condizioni si partirà dai dilettanti. Ma per far questo ci sarà bisogno di soldi. Ed è proprio questo quel che cercheranno di capire i tifosi parmensi delusi e amareggiati dal collasso societario di quella che è stata una delle più importanti società di calcio italiane.