Storace riparte da Roma: “Rifacciamo la destra. Ma con volti giovani”

29 Giu 2015 7:24 - di Redazione

Francesco Storace, leader de La Destra, fotografala condizione del dibattito politico in vi sta di quel cantiere identitario che vedrà una tappa anche nel seminario di domani, a Palazzo Wedekind. Venerdì scorso, Giorgia Meloni aveva detto: «Chiediamo a chi è rimasto a guardare di venire a darci una mano». A tal proposito, Storace evidenzia: «Se una nuova destra nasce, è evidente che non può essere una cosa diversa da Fratelli d’Italia. Sarebbe abbastanza buffo, no?».

Storace vuole ricostruire la destra, partendo da Fratelli d’Italia

Intervistato da “Il Tempo”, Storace presenta la sua manifestazione, lancia qualche stoccata al grande ex Gianfranco Fini e avverte: «Possiamo andare avanti con il nostro movimento, trasformarlo in qualcosa di diverso, oppure confluire in un altro contenitore. Le cose che si possono fare sono tante, l’importante è sapere quali». Il primo passo da compiere? «Smetterla con le polemiche sul patrimonio della Fondazione An. È davvero una cosa molto brutta. Se una destra rinasce, ciò deve avvenire nel segno della pulizia e dell’etica. Non si può scherzare con queste cose».

“Basta polemiche sulla Fondazione AN”, rinascita nel segno di pulizia ed etica

Punto importante anche il rapporto con Salvini. «A Pontida ho visto un Salvini diverso rispetto non solo agli anni scorsi, ma persino ai mesi scorsi. Mi ha colpito positivamente quel suo ragionamento sull’Italia normale”. Per ora, certo, siamo ancora alle parole. Poi bisognerà vedere come si tradurranno in fatti». Ma a destra il leader della Lega è molto popolare e questo è un fatto cui si deve tener conto.

Storace lancia un appello alla vecchia guardia: “Serve il ricambio generazionale”

Per Francesco Storace «E’ evidente la necessità di una generazione nuova. Secondo me la chiave del rinnovamento sarebbe che quanti in passato hanno avuto molto tornassero a combattere sul territorio, lasciando la prima fila ai giovani. Non so, però, quantilo farebbero. E poi serve una guida forte per i giovani, onde evitare che scivolino malamente».

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