Stazione di Firenze, un arabo aggredisce addetta alle biglietterie
Ha inveito senza motivo contro due addette di Trenitalia alle biglietterie self-service della stazione e ne ha ferita una prima con un pugno alla testa e poi, brandendo una penna, colpendola al volto. E’ accaduto alla stazione ferroviaria Santa Maria Novella di Firenze. All’arrivo degli agenti della polizia ferroviaria l’uomo, la cui identità non è stata ancora accertata, si è buttato a terra gridando, togliendosi i vestiti e chiedendo di ricevere cure mediche. Dai primi accertamenti si tratterebbe di una persona di circa 50 anni, di origine araba, con problemi di natura psichiatrica. Sempre secondo quanto spiegato dalla polfer, non sarebbe uno dei mendicanti che frequentano abitualmente la stazione. “L’aggressione – spiega Fs in una nota – secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta senza alcun evidente motivo, improvvisa e gratuita. La dipendente di Trenitalia, subito soccorsa, è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per le ferite riportate a testa e volto. Insieme a lei, una collega che, operando al suo fianco, ha assistito all’aggressione e, profondamente scossa, è stata colta da una crisi di pianto e tremore. Appena appresa la notizia, i vertici del Gruppo Fs italiane e di Trenitalia hanno espresso la loro sincera solidarietà alla collega aggredita”.
Protestano i sindacati: chi deve intervenire lo faccia
“Non sappiamo più come dirlo. Lavorare sui treni e nelle stazioni oggi è pericoloso e questo non è più tollerabile. Chi può e deve intervenire, lo faccia”, afferma Stefano Boni, segretario della Fit-Cisl Toscana. La situazione – prosegue – “non è più sostenibile. Da anni ormai denunciamo le aggressioni al personale viaggiante e l’episodio drammatico di Milano è solo l’ultimo della serie.