Pd travolto dagli scandali, Renzi costretto a rinunciare ad “Amici”

6 Giu 2015 11:46 - di Livia De Santis

Matteo Renzi due anni fa si era presentato alla prima puntata di Amici  di Maria De Filippi con il chiodo come Arthur Fonzarelli in Happy Days, (il celebre Fonzi famoso negli anni Ottanta) e i jeans. L’obiettivo del premier, allora ancora sindaco di Firenze, era quello di entrare direttamente nel cuore dei sei milioni di giovanissimi telespettatori della trasmissione di Canale 5 con il suo stile informale e minimal. Il suo monologo era durato tre minuti. Due anni dopo però il clima è cambiato e Renzi è stato costretto a rinunciare alla sua comparsata all’ultima puntata di Amici per evitare una sovraesposizione in un momento bollente e imbarazzante per il Pd.

Renzi e gli scandali

Come  si legge sul Giornale, il nuovo scandalo di Roma Capitale, la direzione del Pd fissata per lunedì e letta come una resa dei conti all’interno del partito, la querelle sugli impresentabili, hanno spinto il premier a defilarsi e a rinunciare ai riflettori della trasmissione. Anche perché avrebbe dovuto confrontarsi con Roberto Saviano, anche lui ospite della trasmissione. Presenza “ingombrante” per Renzi che avrebbe dovuto rispondere alle domande del giornalista  soprattutto sugli impresentabili. Ma è in particolare lo scandalo a Roma a rendere agitati i sonni di Renzi e a evitare i riflettori.  A rendere ancora più complicata la situazione è stato l’arresto dell’ex assessore capitolino alla Casa, Daniele Ozzimo. Finora era stato solo indagato ma le manette hanno creato grande imbarazzo al partito e alla giunta Marino. E tutto ciò anche se davanti alla nuova ondata di avvisi di garanzia e arresti per Mafia Capitale, Renzi ha serrato i ranghi del Pd a difesa della giunta Marino e del governo.

La De Filippi in conferenza stampa: «Non so se ci sarà»

Da una settimana circolavano insitentemente le voci di una presenza ad Amici di Renzi. La stessa De Filippi in conferenza  stampa aveva sperato fino all’ultimo in una sua presenza: «Non so se ci sarà e non dico una bugia». Ma alla fine il premier per una questione di opportunità e per salvare la faccia è stato costretto a dare forfait.

 

 

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