Parla Juncker: greci votate sì, l’Europa non vi chiede una stupida austerità

29 Giu 2015 13:46 - di Redazione

Mentre Angela Merkel afferma che l’Europa deve essere in grado di trovare un compromesso di fronte ad ogni sfida, il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker convoca i giornalisti per fare il punto sulla crisi greca e assicura: da parte della Ue non c’era la richiesta di una “stupida austerità”. “La prospettiva – dichiara – è che l’Eurozona resti a 19 e che altri paesi si aggiungeranno”. E poi attacca, osservando di non meritare le critiche che gli vengono rivolte e di sentirsi “tradito”: “Sono rattristato dallo spettacolo che si è dato in Ue, la buona volontà è evaporata, egoismi e giochi tattici o populisti hanno avuto la meglio dopo tutti gli sforzi fatti, mi sento tradito perché non si prendono in considerazione gli sforzi personali e degli altri”.

Juncker: non abbiamo proposto di tagliare stipendi e pensioni

“Devo chiarire – ha aggiunto – alcuni punti del piano proposto dalle istituzioni: non ci sono tagli alle retribuzioni, nessuno deve dare impressione che ce ne siano, non era un’opzione mai messa sul tavolo, e nessun taglio alle pensioni, abbiamo proposto solo di modernizzare la griglia salariale del pubblico”. Del resto “anche il governo greco riconosce che il sistema pensionistico” non è più sostenibile. Al posto dei tagli si potrebbero intanto eliminare gli “incentivi per i pensionamenti anticipati”. Infine l’appello ai cittadini greci: “è assolutamente giusto che ci sia un referendum” ma “consigliamo al governo greco di dire la verità” e ”quale posta è in gioco”, i greci “votino sì indipendentemente dalla domanda che gli porranno”.

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