Parla Juncker: greci votate sì, l’Europa non vi chiede una stupida austerità
Mentre Angela Merkel afferma che l’Europa deve essere in grado di trovare un compromesso di fronte ad ogni sfida, il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker convoca i giornalisti per fare il punto sulla crisi greca e assicura: da parte della Ue non c’era la richiesta di una “stupida austerità”. “La prospettiva – dichiara – è che l’Eurozona resti a 19 e che altri paesi si aggiungeranno”. E poi attacca, osservando di non meritare le critiche che gli vengono rivolte e di sentirsi “tradito”: “Sono rattristato dallo spettacolo che si è dato in Ue, la buona volontà è evaporata, egoismi e giochi tattici o populisti hanno avuto la meglio dopo tutti gli sforzi fatti, mi sento tradito perché non si prendono in considerazione gli sforzi personali e degli altri”.
Juncker: non abbiamo proposto di tagliare stipendi e pensioni
“Devo chiarire – ha aggiunto – alcuni punti del piano proposto dalle istituzioni: non ci sono tagli alle retribuzioni, nessuno deve dare impressione che ce ne siano, non era un’opzione mai messa sul tavolo, e nessun taglio alle pensioni, abbiamo proposto solo di modernizzare la griglia salariale del pubblico”. Del resto “anche il governo greco riconosce che il sistema pensionistico” non è più sostenibile. Al posto dei tagli si potrebbero intanto eliminare gli “incentivi per i pensionamenti anticipati”. Infine l’appello ai cittadini greci: “è assolutamente giusto che ci sia un referendum” ma “consigliamo al governo greco di dire la verità” e ”quale posta è in gioco”, i greci “votino sì indipendentemente dalla domanda che gli porranno”.